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Le ceneri di Gramsci

Pubblicato il 10 aprile 2009 da Laura Khasiev


Le ceneri di Gramsci

Sul teatro India, dal 5 all’8 aprile, cala un clima particolare, su di esso scende l’atmosfera del cimitero degli Inglesi di Roma, laddove son custodite le spoglie di Antonio Gramsci. Così anche la struttura,e non solo gli attori, partecipa al gioco teatrale del travestimento, creando una suggestiva fusione tra recitazione e scena che di rado si vede a teatro. I due interpreti Sandro Lombardi e Virgilio Sieni hanno portato in scena LE CENERI DI GRAMSCI, gli undici poemetti che Pasolini scrisse per esprimere la sua vicinanza al grande uomo di cultura. I due attori ricreano il senso di questo comune sentire che unisce Pasolini a Gramsci non solo attraverso la riproposizione letterale delle parole del poeta, ma anche grazie ad una danza fatta di movimenti spezzati, di passi sapientemente cadenzati. Ne vien fuori il ritratto commosso di una comunione di intenti che unisce due generazioni diverse nel segno dell’amore per la cultura in generale, per la letteratura, per il teatro, per l’arte ed assimilate nell’identico fato di un’emarginazione causata dalla comune volontà di portare avanti verità scomode, che pesavano troppo per essere accettate.
Il lavoro dei due interpreti ha mostrato la complessità del testo pasoliniano, a cui andrebbe dedicata una lettura approfondita per capirne davvero il senso. Forse proprio la musica e l’espressione del corpo sono stati gli strumenti per superare l’ostacolo dell’intricata scrittura. La combinazione di codici differenti ha regalato allo spettatore una coinvolgente ora fuori dallo spazio e dal tempo, un’ora in cui è stato davvero possibile entrare in contatto con i due personaggi.
Una resa scenica di questo tipo fa presumere un lavoro partito proprio dalla lettura filologica del testo: cosa sempre più rara nel teatro contemporaneo.
Come spiega Virgilio Sieni: "in scena il corpo si mostra nel suo essere presenza, movimento, voce, figura, memoria” è dunque anche esso uno dei tanti mezzi che il coreografo e l’attore hanno utilizzato per rievocare la congiunzione delle due anime raccontata nei poemetti.
Lo spettatore ha dunque vissuto una sorta di viaggio in cui ha sentito il proprio pensiero incontrarsi con le idee di due intellettuali di grande spessore, avvertendo di essere in quella dimensione intermedia tra mondo terreno e al di là. Un saluto che non si sarebbe potuto compiere altrimenti, una sorta messa laica che ha permesso al pubblico di vivere a distanza di tempo un estremo saluto a due emblemi della cultura italiana, uniti nel nome della poesia e dell’arte. Un regalo permesso grazie all’idea di due interpreti che hanno utilizzato il teatro come strumento per comunicare la propria vicinanza alle due personalità e per imprimere nella memoria due anime che riescono a vivere ancora oggi grazie all’universalità dei loro insegnamenti.


(le Ceneri di Gramsci all’India); Regia: Virgilio Sieni; drammaturgia: Pier Paolo Pasolini; luci:Vincenzo Alterini; interpreti:(Virgilio Sieni) (Sandro Lombardi)teatro e date spettacolo: Teatro India, dal 5 all’8 aprile; info: durata 60 minuti, compagniaLombardi – Tiezzi/Compagnia Virgilio Sieni.


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