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Le Grand soir

Pubblicato il 24 maggio 2012 da Giovanni Spagnoletti


Le Grand soir

Il momento di grande vitalità della commedia francese appare abbastanza evidente. Capita così che anche sui nostri schermi proliferino i film d’oltralpe di questo genere, lanciati magari dalla presenza di qualche volto ormai riconoscibile anche dal pubblico italiano. Ma non tutte le commedia francesi hanno il gusto raffinato e delicato a cui siamo abituati. Le Grand soir, di Benoît Delépine e Gustave Kervern, mostra ad esempio il volto meno elegante di questo cinema.

Jean-Pierre e "Not" sono due fratelli appartenente molto diversi fra loro. "Not" si è infatti, per usare le sue parole, liberato dai fardelli e dalle sovrastrutture che la società moderna gli ha imposto, diventando un punk di strada. Jean-Pierre al contrario, è un preciso impiegato di un negozio di materassi, sempre in giacca e cravatta, amante dell’ordine e dell’organizzazione. Ma la crisi, personale e sociale, investe il timido commerciale costringendolo ad avvicinarsi alle abitudini e allo stile di vita del fratello. Dalle parole anticipate prima della proiezione da Delépine e Kervern, critiche verso l’attuale situazione francese e speranzose nei confronti del nuovo corso di François Hollande, sarebbe stato lecito attendersi un impegno presente anche nella loro pellicola. Lo sfondo e il motore dell’azione è infatti proprio la situazione precaria che colpisce la Francia così come il resto dell’Europa. Il radicale cambiamento di Jean-Pierre è la diretta conseguenza di questa crisi che dalla società si trasferisce agli individui. In un tale contesto, la liberazione personale messa in atto da "Not", che rinuncia finanche al sul nome, prima sovrastruttura, diventa una scelta comprensibile e sensata. La straripante presenza dei due attori protagonisti, Albert Dupontel e Benoit Poelvoorde, unita allo stile, a tratti finanche demenziale, finisce però per dissolvere in breve ogni velleità di riflessione.

Fra gag da slapstick, divertissement verbali, situazioni comiche paradossali si disperde così tutta la potenziale carica critica di Le Grand soir. La coppia Delépine e Kervern sembra, a tratti, addirittura perdere di mano la sua creatura che scivola pericolosamente verso una commedia demenziale priva di spessore. Parente lontano dell’elegante commedia francese, spesso ben accollata anche nei nostri cinema, e priva anche degli spunti brillanti che la coppia aveva in passato dimostrato di possedere, come nel caso di Louise-Michel, Le Grand soir ha i tratti scontati delle più scialbe e insipide commedie che le nostre sale, purtroppo, ben conoscono.


CAST & CREDITS

(Le Grand soir) Regia e sceneggiatura: Benoît Delépine, Gustave Kervern; fotografia: Hugues Poulain; montaggio: Stéphane Elmadjian; interpreti: Albert Dupontel, Benoit Poelvoorde, Anne Fontaine, Areski Belkacem; produzione: GMT PRODUCTIONS / NO MONEY PRODUCTIONS, 41PANACHE PRODUCTIONS, LA COMPAGNIE CINÉMATOGRAPHIQUE, ARTE FRANCE CINÉMA, WDR ARTE, BETA FILM; origine : Francia, Belgio; durata: 92’


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