Libri - Dustin Hoffman, una voce allo specchio

Scrivere un libro di cinema non è mai cosa semplice. Immagini, sguardi, sentimenti filtrati dalla lente di un obiettivo ed impressi magicamente sulla pellicola o, ormai sempre più spesso, su di un supporto digitale, devono essere scomposti, rielaborati e trascritti su carta. Il tutto cercando di non stravolgerne il senso, cogliendo ogni minima sfumatura e cercando di rimanere fedeli a ciò che l’opera ci ha "voluto dire".
Tale compito diventa ancor più arduo, quando in un libro, non si vuole prendere in esame e raccontare l’arte di un produttore, uno sceneggiatore, un direttore della fotografia o un regista bensì di un attore. Infatti, sin da quando esiste il cinema, gli attori svolgono il ruolo che in un quadro potremmo attribuire a quello compiuto dal colore. Colore che attraverso la mano dell’artista e la sinuosità del pennello porta definitivamente in vita l’opera d’arte. Ruolo fondamentale, dunque ed anche carico di responsabilità, ma difficilmente collocabile all’interno di un percorso che possa portare al concepimento di un’idea di poetica. L’attore deve poter svariare e sapersi muovere in vari ambiti (e abiti); a volte deve saper mettere da parte le proprie idee e le proprie convinzioni, altre, deve farle emergere senza strafare e senza rubare l’attenzione da ciò che è il film stesso; da ciò che è l’opera d’arte. Nicola Cordone, in questo agile libro, ripercorre la smisurata carriera di uno degli attori più bravi e celebri della storia del cinema, Dustin Hoffman, dimostrando di aver ben presente tutte le difficoltà sopraccitate, tanto da confirire al libro un taglio a metà strada tra il biografico e il romanzo di genere. Dustin Hoffman diventa quasi l’eroe di un noir, che in notti di pioggia piuttosto che in fumosi uffici, incontra registi, legge sceneggiature, visiona pellicole e sceglie accuratamente i personaggi che vuole interpretare e che segneranno la sua carriera. Personaggi atipici da adattare al suo corpo minuto e camaleontico, capace di portare in vita con efficacia e credibilità tanto il pluricentenario Jack Crabb di Piccolo grande uomo (Arthur Penn, 1970), quanto il fragile Raymond Babbitt di Rain Man (Barry Levinson, 1989). Il libro appassiona e diverte fin dalle primissime righe riuscendo a farsi leggere tutto d’un fiato e soprattutto a far emergere in maniera netta e precisa un ritratto di Hoffman che, come avrà potuto constatare chiunque abbia avuto modo di vederlo in azione dal vivo o durante un’intervista televisiva, sembra appartenergli pienamente.
"Pioveva forte quella notte a New York. Dalla fumosa ferrovia, che attraversava tutta la West Side, provenivano suoni deraglianti e secchi, che giungevano a baciarsi con le melense, sdolcinate, melodie di un pianoforte, accarezzato con struggente romanticismo, da mani piccole e nervose; [...] Così, dopo attimi di necessario raccoglimento, nel silenzio della sua casa di New York, DH scelse, tra le tante pellicole della personale cineteca, il film che, in quel momento, rappresentava lo stato d’animo d’un uomo che aveva smarrito se stesso, e che sentiva di esser stato vittima di un omicidio mediatico.[...] Piccolo grande uomo è un titolo che sembra suggerire il destino del proprio interprete, lo specchio di una vita."
Ci piace riportare questa citazione, per dimostrare come il libro utilizzi un linguaggio più vicino a quello del romanzo o del racconto, riuscendo allo stesso tempo a portare avanti le proprie tesi in maniera convincente e mai banale. Ciò dimostra che Nicola Cordone è riuscito a trovare la giusta strada per poter mostrare la carriera di un attore scindendolo dai suoi personaggi e al contempo mettendolo a colloquio con essi. Una sorta di seduta psicanalitica in cui emerge tutto ciò che lui ha donato ad essi (e di conseguenza alle pellicole che li hanno visti protagonisti) e viceversa. La costante crescita professionale che, con il senno di poi, può essere interpretata come un vero e proprio percorso artistico. Non solo registi, sceneggiatori e produttori, dunque, ma anche alcuni attori; Dustin Hoffman è uno di questi.
Un libro che ci sentiamo di consigliare per ripercorrere in maniera divertente e appassionante, le tappe fondamentali della carriera di questo... piccolo, grande uomo.
Autore: Nicola Cordone
Titolo: Dustin Hoffman, una voce allo specchio
Editore: Casini Editore
Collana: IconoGrafie
Dati: 150 pp, brossura
Anno: 2009
Prezzo: 14,90 €
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