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Libri - Il cinema dopo il cinema 2 - Dieci idee sul cinema italiano 2001-2010

Pubblicato il 5 aprile 2011 da Arianna Pagliara


Libri - Il cinema dopo il cinema 2 - Dieci idee sul cinema italiano 2001-2010

La seconda parte dello studio di Roy Menarini sul cinema d’inizio millennio è dedicata alla cinematografia italiana. Gemello del libro precedente in quanto a struttura e a impostazione critica, Il cinema dopo il cinema 2 - Dieci idee sul cinema italiano 2001-2010 ci consegna un ritratto piuttosto deluso e pessimistico del nostro panorama filmico e audiovisivo. Agli occhi dell’autore, esso appare piuttosto pietrificato in una rappresentazione stereotipata e poco coraggiosa del nostro presente, fatte ovviamente le dovute eccezioni: il cinema d’autore (anche qui troviamo una distinzione tra i “padri” e le nuove generazioni) e poi l’ambito del documentario, in cui non appaiono rari i guizzi felici di creatività e la volontà di scandagliare le acque, spesso torbide, della nostra realtà nazionale. Le cause di questa immobilità (che tuttavia a parere di chi scrive più che creativa è soprattutto distributiva, ancor prima che produttiva) vengono ricercate dall’autore anzitutto nella difficile – per usare un eufemismo – situazione sociale e politica dell’Italia berlusconiana. Congelata in un bipolarismo sterile (pro o contro Berlusconi) la nostra contemporaneità appare come incagliata, arenata, raffreddata: se il cinema è il serbatoio e insieme il riflesso dei sogni e delle paure di una società, ecco allora perché, sembra suggerire Menarini, la nostra cinematografia appare, in molti casi, poco dinamica e ricettiva. Essenzialmente grigia, per usare una metafora cromatica. Per non parlare poi delle condizioni spesso imbarazzanti in cui versa la fiction televisiva, con rare esclusioni.

Fatte le dovute proporzioni, appare verosimile che se il cinema americano del presente fa i conti con la catastrofe delle torri gemelle, quello italiano appare segnato nel profondo dalle anomalie politiche nel nostro tempo, che si condensano, come già detto, nella figura di Berlusconi (valga per tutti l’esempio de Il Caimano di Nanni Moretti). E se il filone che va per la maggiore in Usa è senza dubbio il fantastico, che comprime e ingloba dentro di sé le tendenze e le caratteristiche che fin’ora erano appartenute ad altri generi, in Italia, complice una lunga tradizione storica, l’unico ambito cinematografico per cui si possa ancora parlare di genere sembra essere quello della commedia (cui si può in un certo senso affiancare quello del melodramma). Un settore peraltro ampio e differenziato al suo interno quello del cinema comico, in cui rientrano prodotti di diseguale valenza qualitativa: dai cinepanettoni, caratterizzati da scelte linguistiche e tematiche spesso sconcertanti, fino agli ottimi risultati raggiunti, ad esempio, da registi come Virzì con film come Tutta la vita davanti.

Come il primo volume dedicato al cinema americano, anche questo secondo libro si configura come un’agile e pratica “guida”, seppure forse poco entusiasta, al territorio del cinema italiano contemporaneo.

Per approfondire:
La recensione di Close Up del libro Il cinema dopo il cinema 1 - Dieci idee sul cinema americano 2001-2010, di Roy Menarini, Le Mani editore

La recensione di Close Up del libro Cinemania – 10 anni 100 film: il cinema italiano del nuovo millennio, di Gianni Canova, Marsilio editore.

Intervista esclusiva di Close Up a Gianni Canova per il libro Cinemania


Autore: Roy Menarini
Titolo: Il cinema dopo il cinema 2 - Dieci idee sul cinema italiano 2001-2010
Editore: Le Mani
Collana: Cinema Saggi
Dati: 120 pp
Prezzo: 12,00 €
Anno: 2010
webinfo: Scheda libro sul sito Le Mani


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