X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Libri - Un’Odissea del cinema. Il 2001 di Kubrick

Pubblicato il 10 maggio 2011 da Arianna Pagliara


Libri - Un'Odissea del cinema. Il 2001 di Kubrick

Ci sono alcuni film che per la loro portata innovativa, a livello di stile e contenuti, segnano una cesura con il passato e contemporaneamente influenzano, in maniera diretta o implicita, tutto ciò che viene dopo. Fanno, insomma, la storia del cinema. E’ il caso di 2001, Odissea nello spazio, a cui Michel Chion dedica una monografia precisa, dettagliata, esaustiva, edita in Italia dalla Lindau. Con un approccio più analitico che critico Chion si addentra nel nucleo profondo del film, sviscerando tutti gli elementi che concorrono alla creazione di questa opera unica e indimenticabile. In apertura Chion propone una breve panoramica sul contesto in cui nasce il film: gli anni sessanta, con la cultura psichedelica e pop da un parte e le ambizioni di conquista dello spazio dell’altra – non dimentichiamo che 2001 esce al cinema appena un anno dopo lo sbarco sulla luna. Il mito della ricerca degli “stati di coscienza allargati” tipico di certa cultura dell’epoca del resto appare consono alla direzione tutta percettiva e poco narrativa verso cui muove la pellicola di Kubrick, caratterizzata da tempi dilatati e dialoghi rarefatti, a tutto vantaggio dell’immagine. Chion suggerisce, in questo senso, come il film si avvicini all’idea di “esperienza audiovisiva” divenendo il capostipite di quella che può essere definita “film experience”, un cinema assoluto che privilegia suono, luce, movimento e montaggio: gli elementi propri, puri, del cinema stesso. Sembra essere questa, in ultimo, la tesi centrale del testo, che prende forma nel capitolo finale del libro dopo un percorso attento, complesso, ricco di spunti di analisi.

La genesi dell’opera, con tutte le sue fasi di lavorazione, i cambiamenti e i ripensamenti (rispetto al montaggio e alle musiche, ad esempio) viene ricostruita dall’autore con dovizia di particolari. Non viene tralasciato neppure il contesto cinematografico in cui l’opera prende forma, soprattutto in relazione al genere della fantascienza, tendendo anche in considerazione tutto ciò che, in una certa misura, sembra “scaturire” dal film di Kubrick: pensiamo a Solaris, in parte leggibile come una sorta di risposta sovietica (peraltro meravigliosa) a 2001. La struttura del film viene poi studiata in maniera dettagliata, insieme alle componenti tecniche e stilistiche: scenografie, luci, angolazioni di ripresa, montaggio, musiche, suoni, ritmo, recitazione.

E’ un testo, quello di Chion, che rende giustizia alla grandezza dell’opera che sceglie di esaminare, nel senso che ne restituisce appieno la complessità senza tuttavia tentare mai di forzare i risultati dell’analisi, o di trovare risposte là dove non ce ne sono. L’approccio intelligente e perspicace dell’autore sta infatti anche nel voler rispettare quel tanto di misterioso ed enigmatico che caratterizza il film e ne accresce il fascino e l’attrattiva, sempre immensamente potenti anche a distanza di decenni.


Autore: Michel Chion
Titolo: Un’Odissea del cinema. Il «2001» di Kubrick
Editore: Lindau
Collana: Saggi
Dati: 240 pp; 19 fotografie a colori14x21
Anno: 2000
Prezzo: 19,50 €
webinfo: Scheda libro su sito Lindau


Enregistrer au format PDF