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Müll im Garten Eden

Pubblicato il 18 maggio 2012 da Giovanni Spagnoletti


Müll im Garten Eden

Müll im Garten Eden di Fatih Akin è più di un semplice documentario d’inchiesta, è un omaggio, un pensiero che il regista di origini turche dedica alle proprie radici. Il soggetto del documentario è infatti una discarica realizzata, nel 2007, a Camburnu nella provincia di Trabzon sulle rive del Mar Nero.

Se a dirigere questo documentario non fosse stato Fatih Akin, apprezzatissimo regista di Soul Kitchen e Ai confini del paradiso, probabilmente il giudizio sarebbe stato più sbrigativo e netto. Il documentario, infatti, non si discosta molto da una qualsiasi inchiesta (anche televisiva) sull’annosa questione dello stoccaggio dei rifiuti. Müll im garten Eden è infatti la dettagliata descrizione degli avvenimenti che, dal 2007 ad oggi, hanno coinvolto la popolazione di Camburnu, paradiso verde sulle sponde del Mar Nero, trasformato in gigantesca discarica dalla mano dell’uomo. Le domande che emergono, e le risposte che le istituzioni danno, sono, anch’esse, sempre le stesse. Dalla pericolosità degli effluvi, alla penetrazione dei liquami nel sottosuolo, dai danni all’ambiente ai problemi di salute le genti autoctone, gli esperti dell’azienda costruttrice e i politici si confrontano su quello che, sin dal titolo, viene evidentemente mostrato come un disastro ecologico.

È però troppo semplice liquidare un problema grave, come lo stoccaggio dei rifiuti, con una banale accusa a chi costruisce le discariche. È fuor di dubbio che si debba fare inchiesta laddove le regole, rigide e rigorose, non vengono rispettate ma è altrettanto evinte che si debba accetta il fatto che dei siti atti a questo spiacevole scopo vadano trovati. Se dunque l’intento di Fatih Akin, e dei molti altri che in tutto il mondo indagano sull’argomento, è quello di scovare il malaffare che spesso gestisce questo business, mettendo a repentagli la salute pubblica, al di la dei meriti cinematografici, non si può che applaudire. Quando invece si sposta l’attenzione dalla sicurezza ambientale alle scelte logistiche, allora la ragionevolezza delle accuse diviene spesso opinabile.

Come detto però Müll im garten Eden è soprattutto un omaggio, che per ammissione dello stesso Fatih Akin, il regista dedica alle sue radici, così evidenti anche in tutto suo cinema. Non c’è dunque da condannare la scelta del regista di porre tanto accento e tanta forza in quella che lui considera la distruzione del suo Eden.


CAST & CREDITS

(Müll im garten Eden) Regia e sceneggiatura: Fatih Akin; fotografia: Hervé Dieu, Bünyamin Seyrekbasan ; montaggio: Andrew Bird; musica: Alexander Hacke; produzione: CORAZÓN INTERNATIONAL GMBH & CO KG; durata: 98’


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