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Present Tense

Pubblicato il 28 novembre 2012 da Luca Lardieri

VOTO:

Present Tense

In una Turchia dallo sguardo tremendamente vicino a quello di molti Paesi dell’Europa occidentale contemporanea la giovane regista Belmin Söylemez ambienta la storia di Mina, una donna di circa trent’anni, divorziata e senza lavoro che sogna di fuggire in America. Sogno che viene indagato attraverso la lente di una macchina da presa costantemente presente e vicina al volto della donna che, spinta dalla voglia di rivalsa, finge di essere esperta nella lettura dei fondi di caffè. Così facendo non solo troverà lavoro ma, all’interno dei racconti che inventa di volta in volta per "svelare" il futuro dei propri clienti, l’essenza più intima di se stessa.
Un racconto poetico e maturo che dimostra una capacità registica, formale e stilistica, desueta per un’opera prima. Il titolo ,che cela al suo interno un gioco di parole che verrà svelato solamente alla fine con una strepitosa inquadratura fissa, ricca di metafore, si sposa perfettamente con il racconto "scelto" dalla Söylemez che travalica i confini e va a posizionarsi perfettamente nella realtà quotidiana di gran parte dei Paesi maggiormente colpiti dalla crisi. La scelta di raccontare il tempo presente attraverso storie inventate sul futuro dei fondi delle tazzine del caffè è davvero originale e ben riuscita. Lo spettatore viene rapito dal suo modo di saper affabulare con grazia e sobrietà. Sogni che immalinconiscono e rincuorano allo stesso tempo.
Peccato che alla lunga il gioco si rompe e perde di incisività per ritrovarla solo nella parte finale. Ogni qual volta la macchina da presa si allontana dai fondi delle tazzine la narrazione diventa difficile da seguire e poco efficace. Per non parlare dei tanti sottofinali che precedono quello reale allungando di circa venti minuti un film che aveva già detto tutto. A volte bisognerebbe disamorarsi del proprio film e guardarlo o farlo guardare con un occhio più oggettivo, ma essendo questa un’opera prima chiudiamo volentieri un occhio attendendo con fiducia il suo prossimo film.


CAST & CREDITS

(Simdiki Zaman) Regia: Belmin Söylemez; sceneggiatura: Belmin Söylemez, Hasmet Topaloglu; fotografia: Peter Röhsler; montaggio: Ali Aga; interpreti: Sanem Öge, Senay Aydin, Ozan Bilen; produzione: Hasmet Topaloglu, Alkyoni Tsegou, production, Konstantina Vonorta; origine: Turchia 2012; durata: 100’.


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