Lo sguardo sembra lo stesso: esigente, divertito, eclettico e non conforme. Eppure si tratta di due soggetti diversi, una manifestazione culturale delle tendenze contemporanee e un canale televisivo che ha fatto della cultura la sua bandiera. Sodalizio che va avanti già da tre anni, senza mostrare la minima incrinatura, quello tra Cult e il Romaeuropa si basa, come tutte le unioni riuscite, su una profonda condivisione di valori e su una curiosità verso il mondo. Il Romaeuropa, che ha avuto il merito di aprire la piazza di Roma alla scena artistica internazionale, trova nel canale Cult la propria estensione televisiva, permettendo a tutti coloro che non hanno potuto assistere agli eventi dal vivo di immergersi nell’acquario pirotecnico del festival. La partnership, anche in questa edizione, si concretizza nel sostegno finanziario alla realizzazione del Festival da parte di Cult, con la sponsorizzazione di due eventi in prima assoluta: la nuova performance dell’artista più discussa ed acclamata da trent’anni, Marina Abramovic, più volte protagonista, in passato, della programmazione di Cult, e la serata Sonar Sound all’Auditorium di Roma, che concluderà il Festival a fine novembre. L’interesse di Cult per la manifestazione era nato nel 2002, con la partecipazione al City Reading Project di Alessandro Baricco, che ha avviato la collaborazione ormai annuale tra lo scrittore e il Romaeuropa. Nel 2003 gli spettacoli co-prodotti sono stati due + uno: Cult scelse di proseguire sulla strada tracciata da Baricco l’anno precedente, quella del sostegno a progetti multilinguistici di ascendenza italiana ma di caratura internazionale, sposando le proposte di Giorgio Barberio Corsetti e Giovanni Lindo Ferretti in Iniziali: BCGLF e della Societas Raffaello Sanzio con l’episodio italiano della sua Tragedia Endogonidia. Più uno perché, a fronte delle ricerche di questi artisti italiani, la partnership si è rivolta anche ad un inedito esercizio di contaminazione tra il gruppo americano The Builders Association e i performer inglesi motiroti, che hanno presentato a Roma il loro Alladeen, in cui il genio della lampada moderno è un call center di Bengalore che esaudisce i nostri desideri occidentali. Ma c’è di più: la tv ufficiale del festival produce quattro speciali ogni anno, una summa audiovisiva della manifestazione, ricchi di interviste agli artisti, backstage, commenti del pubblico, nonché estratti delle varie performance, con l’obiettivo di valorizzare, promuovere ed offrire a un vasto pubblico - in prime time - il prestigioso e inedito programma del Festival. Gli speciali dell’edizione 2004, che andranno in onda all’inizio del 2005, realizzati con la supervisione di origine garantita di Fabrizio Grifasi e Monique Veaute, i due patron del Festival, indagheranno i temi, i percorsi tracciati, gli attraversamenti che hanno animato questa edizione, facendo in modo che di questi ultimi resti almeno una traccia, una documentazione storica. Gli ultimi anni hanno fatto registrare una vasta presenza di giovani nei teatri del Festival, ed è proprio nella loro direzione che si sta spingendo, anno dopo anno, l’offerta del Romaeuropa, in un progetto che se agli inizi sembrava temerario, si è rivelato un ponte verso i fermenti e le inquietudini culturali europee, coinvolgendo per prime le nuove generazioni. E’ a questi ultimi che parla il Festival, in perfetta coordinazione con Cult: alla loro scarsa propensione per le gerarchie, alla loro parzialità, al loro continuo gusto per la scoperta, al loro conoscere poco ciò che si vuole, con la ferma consapevolezza di ciò che “non” si vuole.

[novembre 2004]

Romaeuropa Festival 2004 Tutto una scena: dal 16 settembre - 28 novembre 2004; sito ufficiale di Romaeuropa: www.romaeuropa.net

Cult Network Italia: Mondo Sky - canale 142; sito ufficiale di CNI: www.cultnetworkitalia.com