SCHEGGE D’AUTORE - CAMBIO VITA

All’interno del festival SCHEGGE D’AUTORE, lo spettacolo che ha avuto maggior risonanza è stato Cambio vita, interpretato da Simone Perinelli (premio per miglior attore), con la regia di Teresa Cordaro (premio miglior regista giovane).
Tutto nasce dalla sensazione di disorientamento e di malessere nei confronti di una vita della quale a volte si perde il senso. Perinelli, autore del testo, ha indossato le vesti di Vincenzo, un giovane come tanti, reduce da una delusione d’amore e alla ricerca disperata di un lavoro. Il suo dimenarsi all’interno di un sopravvivere poco allettante, nonché privo di stabilità e certezze, si scontra con la volontà di voler “cambiare vita” attraverso una conversione religiosa. Vincenzo è in procinto di leggere al pubblico una poesia scritta da lui, ma viene interrotto prima dallo stereo rotto che non si riesce a spegnere, e poi da una telefonata: quella di Dio. Da qui parte il monologo/dialogo, che fa da mezzo per sfoderare quelli che sono i disagi di un’intera generazione, di cui Vincenzo è emblema e ne diviene simbolo. Le sue incertezze, i suoi dubbi, le sue confusioni religiose, che lo portano a scambiare riti buddisti con quelli induisti, le indecisioni in campo sentimentale: questi gli elementi che costituiscono l’intero “puzzle” proposto al pubblico come quadro dell’attualità. Concetti seri e questioni che riguardano un po’ tutti da vicino e che grazie alla capacità dell’attore e della regista, sono stati inseriti in un canale di comicità tale da rendere lo spettacolo un vero e proprio spasso, dal quale però poter trarre una riflessione seria e profonda.
Dio, onnipresente e onnipotente, ha saputo della volontà di Vincenzo di volersi convertire al Buddismo. Il ragazzo ha così dovuto inventare una serie di scuse per ovviare; ma l’altissimo, vedendo e sapendo tutto dall’alto dei cieli, lo ha messo in difficoltà, smascherandolo continuamente. Vincenzo fa una gaffe dietro l’altra e inventa che la lettera era indirizzata all’ex fidanzata Vanessa, ma in realtà quella che tiene in mano è una missiva per Buddah: e questo Dio lo sa.
Il contenuto della lettera viene letto attraverso un simpatico flashback: così si scopre che egli aveva intenzione di voler passare al buddismo perché, a detta sua, “pratica la reincarnazione”; il divino lo avverte dell’errore e della confusione che egli ha in materia religiosa e poi propina al giovane di restarsene nella sua confessione originaria, ossia quella cattolica, parlandone come se fosse un contratto telefonico conveniente. Ecco ancora un collegamento col nostro presente e un rimando a uno dei segnali di precarietà della nostra società. Dietro la richiesta di conversione, che appare quasi buffa, c’è in realtà la volontà di voler vivere una vita diversa, persino quella di qualcun altro, pur di non sottostare ad una vita frustrante e poco soddisfacente.
Lo spettacolo conclude con una spiazzante telefonata dalla ex Vanessa, un altro scherzo dall’alto.
Tra una battuta e l’altra e le tante risate suscitate dall’attore, risuona forte il disagio, familiare a molti giovani, di voler trovare una strada, di ricerca di punti di riferimento e di mancanza di qualcosa in cui credere e che faccia sentire appagati della propria vita. Così la comicità si incontra con un messaggio forte, che rende questa rappresentazione un pezzo teatrale di gran qualità e capace di far ridere, sorridere ma soprattutto riflettere, mettendo in moto la vera funzione del teatro.
(Cambio vita); Regia:Teresa Cordaro; aiuto regia: Daniele Fabbri; testo: Simone Perinelli; luci:Teresa Cordaro; interprete: (Simone Perinelli) teatro e date spettacolo: Tordinona dal 2 maggio al 24 amggio 2009; info: rassegna SCHEGGE D’AUTORE.
