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Short Theatre 2010 "effetto farfalla"

Pubblicato il 7 settembre 2010 da Laura Khasiev


Short Theatre 2010 "effetto farfalla"

Anche quest’anno al teatro India verrà ospitato il celebre festival della scena teatrale romana Short Theatre. Il suo titolo, “Effetto farfalla”, è da ricondurre alla “locuzione che racchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, presente nella teoria del caos”.
La nuova edizione di Short Theatre, se da un lato è la riconferma di una identità ormai consolidata, dall’altro presenta molte novità. Continua, infatti, la collaborazione con il Teatro di Roma, ma a questa sede storica si aggiunge uno spazio da poco aperto in città, la Pelanda (MACRO Testaccio), una struttura costruita grazie all’intervento del Macro - Museo d’Arte Contemporanea Roma e del Zètema Progetto Cultura. Come ogni anno la direzione artistica è affidata a Fabrizio Arcuri , sostenuto dall’aiuto di Miguel Acebes e Francesca Corona, dalla collaborazione di Simone Pacini e Alessandra Narcisi (direzione amministrativa) e da Anna Damiani, ideazione di Area06/ Accademia degli artefatti. Inoltre la Comunicazione e l’Ufficio stampa sono assegnati a Manuela Rea mentre la direzione tecnica a Diego Labonia. Le illustrazioni sono, infine, ad opera di TSO mentre il design e il webdesign sono rispettivamente di Berri e Biagio Caravano.
Questo festival, in realtà, vorrebbe essere proprio come l’effetto farfalla cui deve il suo nome. Se un battito d’ali di farfalla è, infatti, sufficiente a scatenare, in qualche parte del globo, un uragano quali mai possono essere le conseguenze di una buona idea nata per amore dell’Arte? Che effetti può produrre uno spettacolo nel mondo che lo circonda? . Si tratta di “variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema”. Una definizione che riporta all’attuale condizione del teatro, che è divenuto ormai qualcosa di marginale nel nostro paese, mutilato di qualsiasi supporto da parte delle istituzioni. Eppure in questo caos, in un tale periodo di crisi e disordini, contunano a fiorire prodotti artistici di qualità, perché l’arte è sempre stata una delle risosrse fondamentali del nostro paese. Un piccolo gesto, a volte, può generare una rivoluzione. Molte cose sono cambiate e stiamo vivendo un epoca in cui l’arte, e in particolare il mondo dello spettacolo, ha subito una menomazione tale da non esser più il fulcro che ci caratterizza per eccellezza. In questo momento il teatro è proprio come un “piccolo gesto”, dal quale si può generare una grande rivoluzione, si sa infatti che i fiori di loto nascono dal fango e che con l’acqua pura morirebbero. Di fango, qui in Italia, ne abbiamo abbastanza per far nascere dei bellissimi fiori di loto. Tra questi Short Theatre è una delle perle che continua a brillare nella nostra capitale.
Quest’anno diversi sono gli spettacoli che si susseguono, le perime tre serate, dal 3 al 5 settembre si svolgeranno al teatro India, mentre le successive, dall’8 all’11 settembre, al Macro Testaccio/ La Pelanda, con l’intento di intrattenere il pubblico di addetti e non e di arricchire il bagaglio culturale, non solo della città, ma di un paese, che pur in declino in molti campi, contuna ad essere tenace sul fronte della scena teatrale.


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