SOLARIS: FIANCO A FIANCO CON GLI ALIENI

“Non era un altro mondo, era il mondo di sempre, quello conosciuto, che gli si mostrava sotto un altro aspetto, ignoto, e questo aspetto gli si rivelava per un attimo e di nuovo si chiudeva ermeticamente, prima che lui riuscisse a raccapezzarcisi...”: sono le parole del narratore di Picnic sul ciglio della strada che descrive la strana sensazione percepita dal protagonista, Red Schouart, in arte Roscio, di ritorno dai uno dei suoi viaggi nella Zona. È il libro da cui Andrei Tarkovskij trasse nel 1979 (sei anni prima del disastro di Cernobyl) il film Stalker, allegoria del rapporto dell’uomo moderno con il sacro e la fede, ma che probabilmente ha esteso il suo potere metaforico oltre le immagini. Difatti il regista russo in coppia con Strugatzki ha reso figure come la Zona, la Visita e lo Stalker archetipi della science-fiction letteraria e cinematografica. Il libro è ambientato a Marmont, una comune cittadina industriale, una delle sei Zone del mondo interessate dalla Visita degli extraterrestri. Che prima di andarsene hanno lasciato - come dopo un picnic sul ciglio della strada - i propri avanzi: oggetti dalle qualità straordinarie (accumulatori eterni, gusci energetici, antigravitometri). Nei luoghi del loro passaggio operano le istituzioni scientifico-militari e gli stalker, contrabbandieri dei misteriosi materiali lì abbandonati, i quali sono anche testimoni delle enigmatiche trasformazioni delle leggi fisiche della zona. Il Roscio è attratto dalla zona per il fascino segreto dell’ off limits, è un “cercatore” oltre le apparenze di quel mistero vitale e seduttivo che nasconde l’alterità. Magia e pericolo sono il binomio della ricerca di un luogo dove esperire una felicità assoluta, inclassificabile sotto il profilo logico e umano, perché rivestita del proprio “sentire”. Essere uno stalker è andare contro le leggi di una comunità pavida e corrotta, inoltrarsi in territori sconosciuti per bucare lo schermo del possibile, esporsi al rischio delle contaminazioni, tensione e brivido verso l’alieno. Il romanzo e il film non si concentrano sull’arrivo degli alieni o sulla loro possibile esistenza, essi sono dati per certi, esistono, “ciò che conta non è tanto chi siano questi extraterrestri, da dove siano arrivati e per quale motivo, perché per un periodo così breve e dove poi siano andati a finire. La cosa importante è che ora l’umanità sa per certo di non essere sola nell’Universo.”
Arkadi e Boris Strugatzki
PICNIC SUL CIGLIO DELLA STRADA
Marcos y Marcos, Milano 2003 pp. 206, 13 euro
