Speciale Clint Eastwood

Uno degli autori americani più amati e complessi, figura di spicco di un cinema classico eppure dinamico, figura poliedrica che ci obbliga a ridefinire chiavi di lettura e categorie critica.
Con questo speciale Close-up celebra il regista, il compositore, l’autore, l’attore: CLINT EASTWOOD, forse il più grande sconfitto in questa notte degli OSCAR.
Attraverso cinque articoli si mette qui al centro l’ultima parte della produzione cinematografica dell’autore.
Lontano da sterili polemiche di appartenenza politica, Filippo Baracchi analizza la costruzione della figura dell’eroe in American Sniper.
Con un salto indietro di venticinque anni, Nicola Calocero riporta al centro del discorso il film più metacinematografico e più sottovalutato del nostro autore: Cacciatore bianco, Cuore nero.
Ma non mancano riletture di opere col tempo assurte alla categoria di Classici: Mystic River, Bird e Invictus.
American Sniper - L’elogio dell’eroe
Nelle pagine del famoso libro Il viaggio dell’eroe, Chris Vogler scrive che un eroe è disposto a sacrificare se stesso per gli altri, come un pastore protegge il suo gregge. La stessa metafora emerge tra i dialoghi di American Sniper quando il padre di Chris Kyle a tavola esprime una massima nei confronti dei figli: nella vita esistono pecore, lupi e cani pastore: quest’ultimi difendono il gregge. (Filippo Baracchi)
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Invictus
Invictus è l’unico film di Clint che prende il nome da una poesia: INVICTUS è il titolo latino che nel XIX secolo il critico Arthur Quiller-Couch impose ai profondi versi di William Ernest Henley per consentirne una pubblicazione in un’antologia da lui curata. (Nicola Calocero)
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Mystic River
Non si tratta affatto di un film facile da analizzare; e questo sia perché fa capo ad uno dei più grandi cineasti, ancora in vita, della storia americana ed internazionale di tutti i tempi, sia perché il genere in cui poterlo inserire oscilla tra i toni del drammatico, quelli del noir e quelli del thriller vero e proprio. (Annalaura Imperiali)
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Cacciatore bianco, Cuore nero
È passato ormai un quarto di secolo dal film più metacinematografico di Eastwood, Cacciatore Bianco, Cuore Nero. Il film, spesso relegato come un’opera minore, attraversando ormai due secoli e tre decenni, ha il pregio in vero di approfondire molto dell’approccio alla vita, della sensibilità e del metodo di lavoro del nostro Clint. (Nicola Calocero)
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Bird
Pioggia, dicevamo, notte e deliri, sono queste le dominanti di Bird. La vita del genio Charlie Parker è analizzata con tristezza e rassegnazione, è un film dolente, livido, pieno di parole biascicate e di stati allucinatori. (Agostino Devastato)
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