TORINO FILM FESTIVAL 2006 - DOC 2006 - MONDORATTO

Documentare la vita di un gelataio di cinema. Questo è lo spunto iniziale di Mondoratto. Fabrizio Carli e Marco Santarelli, dopo diverse ricerche, hanno trovato in Romano Talone il personaggio perfetto per il loro racconto. Ed è la sua personalità, più che il suo lavoro, che diventa l’oggetto di questo film. Talone, infatti, risulta essere una figura unica. Nonostante la sua vita modesta, è un uomo acculturato, che ha una conoscenza smisurata di cinema, letteratura e filosofia.
Il documentario è diviso in tre capitoli. Il primo mostra una giornata particolare della vita di Talone in cui i due registi lo costringono a passare 24 ore sveglio. La seconda parte cambia stile e scivola nel mockumentary; scoperto, infatti, il talento nascosto di Talone, gli autori creano una storia appositamente per lui e immaginano che da gelataio di cinema diventi cercatore di location per un film fantascientifico di produzione americana. Il terzo capitolo mostra la proiezione di questa seconda parte ad un festival di Bruxelles.
Mondoratto è un film interessante da un punto di vista stilistico e di costruzione del racconto. Trovatisi inaspettatamente di fronte un personaggio “alieno” disposto a raccontare il suo mondo, Carli e Santarelli strutturano il film sui discorsi del protagonista. L’intera pellicola è un dialogo di Talone con la macchina da presa. Parla della sua vita, dei suoi interessi, dei suoi desideri più nascosti. Si mostra al pubblico per ciò che è. Si concede al cinema senza alcuna timidezza.
L’elemento che attira maggiormente del film è l’alternanza dell’uso del digitale al super8 che caratterizza soprattutto la seconda parte. Ciò rende il tutto ancora più surreale di come non sia già. Inoltre, l’utilizzo costante di una musica metallica e soffusa, a commento delle immagini in pellicola, colora queste ultime di un tono fantascientifico e misterioso.
Mondoratto, dunque, è un film che parte da un presupposto poi perso per strada. Da semplice documentario, infatti, diventa un one man show di Talone che si crea un personaggio sempre più stralunato e divertente. Ciò però non snatura il genere. Perché gli autori si abbandonano totalmente ai suoi discorsi e ai suoi sogni e non sono loro a cambiare i propri intenti, ma è la straordinarietà del protagonista a stravolgere il racconto dal suo interno.
Mondoratto regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio: Fabrizio Carli, Marco Santarelli; musica: Cobol; intepreti: Romano Talone; produzione: Doppler; origine: Italia; durata: 78’.
