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Vous n’avez encore rien vu

Pubblicato il 24 maggio 2012 da Antonio Valerio Spera

VOTO:

Vous n'avez encore rien vu

Sin dai tempi di L’anno scorso a Marienbad, Alain Resnais ha intrecciato con gusto e originalità cinema e teatro. Un incontro continuo, una rincorsa vicendevole che ha portato più volte a confondere le due forme d’arte. Con Vous n’avez encore rien vu, il regista francese ritorna con forza su questo percorso e realizza il film più coraggioso e complesso della sua carriera post Duemila.
Mentre scorrono i titoli di testa, i migliori attori della scena cinematografica e teatrale francese ricevono una telefonata che gli riserverà la stessa triste notizia: la morte dell’amico Antoine d’Anthac, autore della piéce teatrale Eurydice, da loro interpretata negli anni in diverse edizioni e rielaborazioni. Assieme alla notizia, anche un invito, in una delle tante case acquistate dall’amico, per conoscere la sua ultima volontà.
Così, uno dopo l’altro ecco entrare nel vuoto e freddo salone di questa villa il meglio del cinema francese, da Sabine Azéma a Michel Piccoli, da Lambert Wilson e Pierre Arditi, da Mathieu Amalric a Anne Consigny. Tutti rigorosamente nel ruolo di se stessi, gli attori si ritrovano davanti a uno schermo a giudicare la nuova proposta teatrale di Eurydice da parte di una giovane compagnia. Ma durante la visione il ricordo vince sull’osservazione e sul giudizio e l’immedesimazione diventa totale. Gli attori/spettatori iniziano a recitare le battute della piéce, ognuno nel suo ruolo che fu, e la narrazione cinematografica di Resnais prima si sdoppia e poi si triplica, mostrando contemporaneamente le tre versioni dell’Euridice, quella nuova della giovane compagnia, quella interpretata dagli attori che ne furono protagonisti 40 anni prima e l’altra mossa da chi l’ha messa in scena vent’anni fa. Vous n’avez encore rien vu rimane così sospeso in uno spazio indefinibile e cangiante e in un tempo astratto che non coincide né con il tempo della realtà degli attori/spettatori, né con il tempo dell’opera teatrale. Il tempo e lo spazio che tengono insieme il tutto sono quelli della creazione cinematografica: è il cinema che dà un senso alla realtà teatrale in questo caso, così come l’assenza del teatro toglierebbe senso e significato al lavoro cinematografico.
Metateatro, metacinema, teatro nel cinema e viceversa, per un’opera che mostra lo smalto registico di un maestro e il coraggio e la sfrontatezza di un esordiente. Vous n’avez encore rien vu è un film che sa di magia, firmato da un autore che ha dato tanto al cinema e che cerca ancora di rinnovarsi, di sperimentare, di regalare al pubblico qualcosa di originale. Così Resnais si diverte in un lavoro che prima di essere esercizio di stile è una dimostrazione di puro amore per il cinema, per il teatro e per l’arte in generale. Ed è anche un omaggio ai suoi attori, alla grande tradizione attoriale francese, composta da figure leggiadre, eleganti, perse nella passione per il loro mestiere.
Non avete ancora visto niente, ci dice Resnais con il titolo del film. Un’affermazione, un monito, un avvertimento che sembra riferirsi più alla sua carriera che all’opera in questione. Aspettiamoci quindi ancora tante sorprese da questo vecchio maestro.


CAST & CREDITS

( Vous n’avez encore rien vu) Regia: Alain Resnais; sceneggiatura: Laurent Herbiet, Alex Réval; fotografia: Eric Gautier; montaggio: Hervé De Luze; musica: Mark Snow; interpreti: Sabine Azéma, Michel Piccoli, Lambert Wilson, Pierre Arditi, Anne Consigny, Mathieu Amalric, Michel Robin, Anny Duperey; produzione: F Comme Film, Studio Canal, France 2 Cinéma, Alamode Filmdistribution, Christmas in July; origine: Francia, Germania; durata: 89’.


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