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1921 – Il mistero di Rookford

Pubblicato il 3 dicembre 2011 da Alessandro Boni
VOTO:


1921 – Il mistero di Rookford

Un film d’altri tempi costruito su atmosfere e suggestioni; un thriller psicologico con venature soprannaturali, che si rivela inquietante ma anche struggente. Al suo esordio cinematografico, il regista e sceneggiatore inglese Nick Murphy, già autore di serie tv di successo, sceglie di esplorare i sentieri dell’inconscio e di rappresentare un dramma interiore, senza far ricorso ai soliti effetti dei film di genere ma avvolgendo comunque lo spettatore in una spirale di tensione. 1921 – Il mistero di Rookford può evocare il ricordo di varie recenti pellicole, da The Others a The Orphanage fino a Il sesto senso; mantiene comunque una sua precisa identità ed una sua originalità di fondo, in virtù di una raggelante ambientazione dai toni “gotici” e di una messinscena intrigante, che non punta tanto sui ritmi quanto sul mantenimento di un costante livello di suspense.

La storia si colloca in Inghilterra nel 1921, periodo in cui Grande Guerra ed influenza “spagnola” hanno causato un’enorme quantità di vittime; il dolore per tante perdite viene spesso lenito grazie allo spiritismo e molti individui senza scrupoli si arricchiscono millantando poteri inesistenti. Florence Cathcart, donna razionale e determinata, cerca di smascherarne il più possibile; quando riceve un invito di Robert Mallory, insegnante presso il collegio di Rookford, si reca subito nel vecchio istituto di campagna, dove sembrano verificarsi fenomeni inquietanti. Florence scopre presto la banale origine dei problemi, ma è proprio allora che fatti realmente inspiegabili scuotono le sue razionali certezze. La donna, tormentata anche da vecchie ferite del passato, decide quindi di restare nell’istituto durante la pausa natalizia, insieme soltanto a Mallory, all’infermiera Maud ed al piccolo Tom. Nei giorni successivi Florence vedrà sgretolarsi i suoi convincimenti ed affronterà un’esperienza al di fuori di ogni logica.

Giocando abilmente con luci ed ombre e ricorrendo ad una fotografia opportunamente impostata sui toni del grigio e del marrone, Murphy riesce a conferire un ruolo determinante all’ambientazione, decadente e sinistra, che sembra avere una vita propria e che trasmette un costante e disturbante senso d’inquietudine. Vengono in tal modo enfatizzate le suggestioni dell’inconscio, con la loro ambigua essenza in bilico tra realtà ed immaginazione, e vengono conseguentemente a determinarsi atmosfere fortemente coinvolgenti ed a tratti spaventose, anche grazie ad un sapiente uso dei classici strumenti del thriller vecchio stile. L’efficacia dell’impianto scenico viene ancor più corroborato dal buon cast di attori: Rebecca Hall dona spessore e credibilità alla sua Florence, riempiendo di sfumature il doloroso passaggio da un iniziale atteggiamento di scetticismo ad una incredula consapevolezza, mentre Imelda Staunton (Coppa Volpi nel 2004 a Venezia per Il segreto di Vera Drake) conferma appieno le sue doti con una forte caratterizzazione dell’infermiera Maud.

L’intera vicenda del film si snoda su tempi dilatati e ritmi riflessivi e consente così allo spettatore di conferire il giusto valore ad un’inquadratura, ad un’espressione, ad un effetto di luce, dandogli altresì modo di assaporare fino in fondo la tensione opprimente che pervade quasi ogni sequenza. Tutto ciò - in tempi in cui imperversano registi da videoclip, effettacci e montaggi “adrenalinici” - potrebbe paradossalmente rappresentare un punto di debolezza del film quanto a gradimento del pubblico, soprattutto quello più giovane. Sarebbe però un peccato perché la pellicola si colloca decisamente sopra la media e fornisce un’insolita e conturbante rappresentazione di un’epoca e di un dramma umano e sociale; un bell’esempio di cinema di qualità, piuttosto raro di questi tempi.


CAST & CREDITS

(The Awakening) Regia: Nick Murphy; sceneggiatura: Nick Murphy, Stephen Volk; fotografia: Eduard Grau; montaggio: Victoria Boydell; musica: Daniel Pemberton; scenografia: Jon Henson; interpreti: Rebecca Hall (Florence Cathcart), Dominic West (Robert Mallory), Imelda Staunton (Maud Hill); produzione: StudioCanal, BBC Films, Creative Scotland; distribuzione: Eagle Pictures; origine: Gran Bretagna; durata: 104’.


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