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Al via l’edizione 33 delle Giornate del Cinema Muto

Pubblicato il 8 ottobre 2014 da Filippo Baracchi


Al via l'edizione 33 delle Giornate del Cinema Muto

"Noi siamo l’ultima generazione che può conoscere tutto". Con questa frase di Peter Von Bagh, direttore storico del Cinema Ritrovato di Bologna, scomparso il 17 settembre scorso, si apre l’edizione 33 delle giornate del Cinema Muto di Pordenone (4-11 ottobre 2014).
Un’edizione che, malgrado le difficoltà economiche che caratterizzano tutte le manifestazioni culturali odierne, rappresenta un’occasione di ri-scoperta e ricerca per qualsiasi appassionato e storico del cinema.
Ma non solo.
Infatti Le Giornate offrono ogni anno un bagaglio culturale inestimabile per la cultura cinematografica internazionale, scoprendo e proiettando alcune pellicole che si credevano perdute o scomparse. Un modo di ricostruire, ricomporre una memoria (quella cinematografica), che non è ferma, immobile o muta come lo era all’inizio. Questa si costruisce attraverso la conoscenza, che è continua ricerca e confronto.

Quest’anno più delle scorse edizioni scoperta e ritrovamento si uniscono dando nuove vita a film introvabili come Das Frauenhaus von Rio di H. Steinhoff (1927), Die Macht der Finsternis (1924) di Conrad Wiene e sceneggiatura di Robert Wiene; la versione sonora di La corazzata Potemkin (1930) con colonna sonora di Edmund Meisel; Lady Hamilton (1921) di R. Oswald con Conrad Veidt (celebre attore protagonista de Il Gabinetto del Dottor Caligari) nel ruolo di Lord Nelson e la pellicola Synthetic Sin (1929) con l’attrice statunitense Colleen Moore.
La scoperta più importante è contenuta nella retrospettiva dedicata ai fratelli Barrymore, The Barrymores, la Royal Family di Broadway, successivamente di Hollywood.
Altre sorprese emergono invece dalla prima rassegna pluriennale dal titolo Risate Russe, quest’anno dedicata alle commedie mute di Yakov Protazonov, opere che costituiscono uno dei nuclei del cinema sovietico. Continua inoltre la celebrazione del cinema ucraino, iniziata nella scorsa edizione, attraverso una selezione di film di animazione dei tardi anni Venti.
Un omaggio agli albori della Technicolor è l’omonima rassegna che cade nell’imminente centenario della ditta americana (1915-2015), composta da un ricco programma sulle trasformazioni cromatiche che hanno caratterizzato il cinema degli anni Venti.
Accanto al colore vi è un omaggio al sonoro, grazie all’evento inaugurale dedicato alla Vitaphone con la proiezione del When a man loves di A. Crosland (1927), proposto con il programma originario del Selwyn Theatre di New York, preceduto dai tre cortometraggi che illustrano le meraviglie del sistema sonoro.

Se le origini hanno sempre rappresentato l’elemento caratterizzante della manifestazione, quest’anno emergono gli omaggi alle figure spesso trascurate come Paul Nadar e Frank Ormiston-Smith.
A questi a completare il cartellone, non di meno, si aggiungono le proiezioni di classici del cinema muto come Die Nibelungen (1924), The Immigrant (1917), The Boat (1917) e Luci della città (1931), evento finale della manifestazione accompagnato dall’Orchestra San Marco di Pordenone, diretta da Günter A. Buchenwald, in omaggio al centenario di Charlot.


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