All the Invisible Children

“L’infanzia é magica e purtroppo quando si cresce la magia svanisce ed é sostituita dalla realtà” R. Scott
All the invisible children é dedicato agli oltre trecento milioni di bambini che ogni anno vengono sfruttati, violentati, privati dei loro diritti e della loro infanzia.
Perché All the Invisible Children non é solo un film ma un grande progetto realizzato in collaborazione con UNICEF, PAM (programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite) e con la Cooperazione Italiana allo Sviluppo.
Per cui i proventi della pellicola e del singolo (scritto da Elisa e cantato in duetto con Tina Turner) verranno interamente investiti nel progetto che prende il nome dal film.
E’ sempre bello quando il cinema presta la propria potenza divulgativa ad un progetto di questo tipo ed ancora più bello quando registi di grande talento mettono a disposizione la loro ricchezza creativa.
Ma parlare di bambini non é facile, perché quando si parla di infanzia violata, si rischia sempre di cadere nel patetico o nello scontato.
All the invisible children é un film ad episodi, diretti da grandissimi registi di talento tra cui Scott e Kusturica, passando per Woo e Lee. Ogni episodio é la storia di un’infanzia negata in diverse parti del mondo, dal Brasile fino alla democratica America.
Costruiti sulla struttura delle fiabe, gli episodi vedono bambini di tutte le età alle prese con la vita e con problemi molto più grandi di loro. Stupefacente é la capacità dei piccoli protagonisti di capire e comprendere quello che accade loro, di rispondere con forza alle avversità e di organizzarsi. Tagliente e in alcuni episodi (come quello di Kusturica) surreale, la pellicola conduce lo spettatore nei bassifondi del mondo: attraverso le baraccopoli brasiliane, le guerre africane o i sobborghi americani.
Pur se molto diversi tra di loro, gli episodi affermano con forza il diritto all’infanzia e al gioco: tutti i bambini del mondo anche quelli che impugnano un’arma o che rubano per vivere devono, vogliono e possono giocare e tutti i bambini del mondo giocano: con una bambola rotta, con dei chiodi arruginiti e una tavoletta di legno o con una giostra in riva al mare.
Il film dichiara apertamente che l’unica possibilità per quei trecento milioni di bambini che non hanno mai avuto un’infanzia sono le istituzioni che possono e fanno, molto, oggi per tutelare i minori da adulti senza scrupoli o dai loro stessi genitori.
E anche se lo scopo rimane nobile, molti degli episodi finiscono per scadere sul patetico. Sarebbe forse stata più utile una riflessione critica, come quella che fa Kusturica o Katia Lund, più adatte allo scopo del progetto.
All the invisible children;
TANZA Regia: Mehdi Charef; sceneggiatura e soggetto: Mehdi Charef ; fotografia: Philippe Brelot; montaggio: Yannick Kergoat; musica: Rokia Trore; costumi: Martne Some; interpreti: Adama Bila (Tanza), Elysèe Rouamba (Kali); produttore esecutivo: Bruno Hodebert;
BLUE GISPY Regia: Emir Kusturica; sceneggiatura: Stribodor Kusturica; fotografia: Milorad Gluisica; montaggio: Svettolik Mica Zajc; musica: Stribodor Kusturica, Zoran Marijanovic, Dejan Sparavalo, Nenad Jankovic; interpreti: Ursos Milavanovic (Ursos), Dragan Zurovac (guardia); produttore esecutivo: Emir Kusturica;
JESUS CHILDREN OF AMERICA Regia: Spike Lee; sceneggiatura: Cinque Lee e Joie Lee; fotografia: Cliff Charles; montaggio: Barry Alexander Brownt; musica: Terence Blanchard; interpreti: Hannan Hondson (Blanca), Andre Royo (Sammy) Coati Mundi (Eneba); produttore esecutivo: Cinque Lee e Joie Lee;
BILU E JOAO Regia: Katia Lund; sceneggiatura: Katia Lund e Eduardo Tripa ; fotografia: Toca Seabra; montaggio: Estevan Santost; musica: Antonio Pinto, Tejo Damasceno e Rica Amabis; costumi: Andre Simoneti; interpreti: Vera Fernandes (Bilu), Francisco Anmakavake de Freitas (Joao); produttori: Katia Lund, Caio Gullane, Debora Ivanonv, Fabiano Gullane e Ricardo Aidar; produttore e secutivo Caio Gullane;
JONATHAN Regia: Jordan Scott e Ridley Scott; sceneggiatura: Jordan Scott; fotografia: James Whiteker; montaggio: Dayn Williams; musica: Raimin Djawadi; costumi: Greg Fay; interpreti: David Thewlis (Jonathan), Kelly MacDonald (moglie di Jonathan); Jack Thompson (James), Jordan Clarke(Jonathan da piccolo), Joshua Light (Mark); produttori: Sookie Foster, Frances MacGivern; produttore esecutivo: Jules Daly, Kay-Lu Hsiung;
CIRO Regia: Stefano Veneruso; soggetto: Diego de Silva; sceneggiatura: Diego de Silva e Stefano Veneruso;fotografia: Vittorio Storaro; montaggio: Ugo de Rossi; musica: Maurizio Capone; interpreti: Daniele Vicorito (Ciro), Emanule Vicorito (Bertucciello); produzione: Studio Francesco Rapa; produttore esecutivo Francesco Rapa e Raffaele Veneruso;
SONG SONG E LITTLE CAT Regia: John Woo; sceneggiatura: Li Qiang;fotografia: Zeng Nianping; montaggio: Robert Ferretti; musica: Lian Hai; interpreti: Zao Zicun(Song Song), Qui Ruyi (Little Cat); produzione: Lion Rock.
webinfo:Sito ufficiale
