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American life

Pubblicato il 16 dicembre 2010 da Chiara Piccolantonio


American life

Uscito nelle sale americane a giugno dello scorso anno, il nuovo film di Sam Mendes, regista di American Beauty, premiato con l’Oscar nel 2000, e del più recente Revolutionary Road, riesce finalmente ad approdare nelle sale italiane. Sceneggiato dagli scrittori americani Dave Eggers (autore del bellissimo libro L’opera struggente di un formidabile genio e creatore della casa editrice indipendente McSweeney’s), e Vendela Vida (autrice di E adesso puoi andare e Le luci del Nord cancellino il tuo nome), American Life (pessima "traduzione" dell’originale Away we go) è fondamentalmente una pellicola indipendente che racconta la storia di una coppia di giovani innamorati, Burt e Verona, in attesa del primo figlio.
Possiamo definire Away we go come la consolidata maturità artistica di Sam Mendes, che con questo film affina il suo cinico sguardo nei confronti della società statunitense, distanziandolo sì maggiormente rispetto alle altre opere girate, ma aumentandone sicuramente la cognizione e l’equilibrio. Il regista torna ad indagare due temi fondamentali all’interno della sua filmografia: il nucleo familiare e il rapporto genitori-figli. Già con American Beauty (1999) Mendes aveva analizzato con estrema critica l’istituzione familiare americana, continuando poi nell’analisi delle intolleranze e delle crisi esistenziali di una giovane coppia in Revolutionary Road (2008), fino a giungere a questa commedia dai toni amari e sarcastici, basata sulla quotidianità di una coppia dal tenore di vita medio-basso.

Verona e Burt sono infatti una coppia di trentenni che poco hanno costruito: vivono in un caravan malmesso, lei è una disegnatrice pubblicitaria e lui un impiegato telefonico per un’assicurazione. Orfana da una decina di anni lei, e figlio di genitori benestanti apparentemente presenti ma fortemente egoisti lui, i due hanno caratteri completamente opposti: Verona è molto razionale e pessimista, mentre Burt è un sognatore illimitatamente ottimista. Quando scoprono di aspettare un figlio, trovandosi completamente soli, senza alcun tipo di appoggio o di affetto, decidono che per il loro bene e per quello del futuro neonato intraprenderanno un viaggio attraverso gli Stati Uniti alla ricerca di un luogo più idoneo per poter crescere la loro bambina, e alla ricerca di qualche affetto sicuro. Tra ansie pre-parto, strambi familiari e amici di vecchia data completamente sopra le righe, tra ricordi, aspettative per il futuro, usuale affetto e grande sentimento, Mendes costruisce una pellicola tanto semplice quanto riflessiva.

Il segreto e la forza di questa opera risiedono proprio nel riuscire a non forzare troppo gli stereotipi analizzati, assicurando al contrario una sobrietà formale mai scontata. Ciò che rende American life incredibilmente romantico e divertente è sicuramente la profondità e la tenerezza con cui Mendes sa ritrarre la sua storia: l’amore che unisce Verona e Burt è semplice, intenso, frutto del loro essere così diversi rispetto alle altre coppie che li circondano. Risulta difficile non sorridere dinanzi all’infinita dolcezza dell’amore di Burt mentre aiuta Verona a superare le ansie di non essere una buona madre: durante il loro peregrinare senza meta Mendes ritrae i volti dell’america standardizzata di oggi, con famiglie che dietro la maschera sociale del perbenismo nascondono gravi drammi esistenziali. Verona e Burt dunque, nella loro sensazione di fallimento, scopriranno di essere una famiglia più sana ed equilibrata di quanto potessero immaginare. Il loro amore, per una volta tanto, riuscirà a non farsi sconfiggere dalla banalità del mondo.


CAST & CREDITS

P.S. (Away we go) Regia : Sam Mendes; sceneggiatura : Dave Eggers, Vendela Vida; fotografia : Ellen Kuras; montaggio : Sarah flack Ayers; interpreti : John Krasinski, Maya Rudolph, Jeff Daniels, Maggie Gyllenhaal, Allison Janney, Chris Messina, Catherine O’Hara, Paul Schneider, Carmen Ejogo, Jim Gaffigan, Josh Hamilton, Melanie Lynskey, Bailey Harkins, Brendan Spitz, Jaden Spitz, Samantha Pryor, Conor Carroll; produzione : Nettwerk; distribuzione : Bim; origine : Usa, Gran Bretagna, 2009; durata :98’;


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