APPUNTAMENTO A BELLEVILLE

Un cartoon saturnino e blasè, snob ed esistenzialista, con in mezzo il compianto del tempo bastardo che passa (merce rara nel mondo dei disegni animati), gli acciottolati umidi della periferia, le fisarmoniche che malinconeggiano e la poesia cinetica del Tour. E sì che l’epica feroce della scalata, l’ossessione dell’occhio fisso sulla strada sembravano non adatte al cinema, figuriamoci all’animazione. Eppure Champion ha proprio la segaligna e taciturna andatura di un Coppi, e inoltre la Francia idealizzata di Chomet è sicuramente più sincera di quella pantografata da Jeunet e dalla sua funesta Amèlie, mentre l’America onirica della seconda parte, esaltata da un tratto che non ricerca la piacevolezza fine a se stessa, rimane nella memoria. Chomet mescola tecniche d’animazione con aplomb tutto francese, non è parco di trovate succose ma mai si rivela troppo compiacente verso il suo pubblico, che prevede rigorosamente adulto e in grado di apprezzare adeguatamente i momenti clou: le ironie sui francesi mangiarane come la strepitosa storpiatura da parte di Madame Souza di Uma casa portuguesa, gli omaggi a Tati o Josephine Baker e il varietè futurista delle Triplettes, che vede tra i suoi strumenti frigorifero, giornale, aspirapolvere, ruota di bicicletta. Quanto alla decisione della distribuzione di lasciare i pochi dialoghi in originale, non può che essere lodata incondizionatamente ed additata ad esempio di fronte agli orrori spesso perpetrati ai danni di innocenti cartoni animati solo colpevoli di rivolgersi ai bambini (che certo stupidi non sono).
[settembre 2003]
Cast & credits:
(Les Triplettes de Belleville)
Regia: Sylvain Chomet; sceneggiatura: Sylvain Chomet; direttore dell’animazione: Pieter van Houte; montaggio: Chantal Colibert Brunner; musica: Benoît Charest; produzione: Les Armateurs; origine: Francia 2003; durata: 79’; distribuzione: Mikado.
