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Argo

Pubblicato il 12 novembre 2012 da Alessandro Boni
VOTO:


Argo

Quando la realtà supera la fantasia … Credere che, nel pieno della rivoluzione iraniana del ’79, qualcuno possa aver pensato di andare proprio a Teheran per girare un film fasullo, col solo scopo di liberare sei diplomatici americani rimasti bloccati in quel caos, potrebbe risultare veramente arduo; invece andò esattamente così. La realizzazione di un film vero sulla vicenda poteva rappresentare un’affascinante opportunità per riflettere sulla potenza mistificatrice del cinema, in grado di rappresentare come reale il falso e viceversa; forse proprio stimolato da quest’intrigante sfida, Ben Affleck si è deciso ad affrontare la sua terza regia, dopo Gone baby gone e The Town, senza dubbio la più convincente. Argo infatti è un film ben riuscito, teso e drammatico, che riesce ad avvolgere lo spettatore in un crescendo di tensione nonostante sia chiaro sin dall’inizio che la vicenda avrà un esito felice; un film che rimanda a suggestioni e tematiche del cinema americano degli anni settanta – dal Pollack de I tre giorni del Condor al Pakula di Tutti gli uomini del Presidente – e ne rinverdisce egregiamente i fasti.

La Storia racconta che, nel novembre del 1979, l’Iran era infiammato dalla rivolta degli “ayatollah” e che lo Scià era appena fuggito negli Usa; in pieno delirio anti-occidentale, un gruppo di militanti islamici penetra nell’ambasciata statunitense e prende in ostaggio una cinquantina di diplomatici. Soltanto sei funzionari riescono a fuggire, trovando rifugio presso l’abitazione dell’ambasciatore canadese; la loro sorte è però appesa ad un filo e la CIA decide di intervenire. L’agente Tony Mendez, esperto di operazioni sotto copertura, architetta un piano di liberazione pazzesco, imperniato sulla fittizia realizzazione di un film di fantascienza intitolato Argo; i sei fuggiaschi verranno fatti passare come membri della troupe cinematografica canadese, mandata in Iran alla ricerca di paesaggi da utilizzare per la pellicola.

Avvalendosi della sceneggiatura intensa e ben strutturata di Chris Terrio, Affleck si dimostra cineasta di razza, conferendo al suo film un ritmo narrativo serrato e manifestando un notevole talento nel costruire sequenze dal forte impatto drammatico; la sua acquisita maturità registica viene peraltro confermata dall’abilità nella gestione dei meccanismi di creazione della suspense, che in alcuni momenti raggiunge vette “hitchcockiane”. Anche come attore, poi, Affleck fornisce una prova calibrata e misurata, che gli consente di dar vita ad un Tony Mendez credibile e ricco di sfumature; il resto del cast, inoltre, appare pienamente ispirato, sfoderando interpretazioni che, per quel che concerne Alan Arkin e John Goodman, raggiungono livelli di assoluto valore.

Argo, di fatto, si rivela opera di sorprendente spessore che, mantenendo sempre alta l’attenzione verso le esigenze di intrattenimento, riesce ad amalgamare armoniosamente le differenti “tonalità” che si rendono necessarie per rappresentare la vicenda: da un approccio iniziale dal taglio quasi documentaristico, finalizzato a definire il contesto storico e geo-politico, si passa ai toni ironici utilizzati per dipingere la fase del coinvolgimento di Hollywood e della sua pittoresca “fauna”, fino alle atmosfere ed ai ritmi da thriller che fanno da contrappunto ai momenti della esecuzione finale del piano. Ne deriva uno spettacolo coinvolgente, popolato di personaggi ben caratterizzati, che riesce a trasportare quasi fisicamente lo spettatore nel pieno di un dramma storico dal sapore molto attuale.
La ricetta per un cinema di qualità, tutto sommato, è semplice: un ottimo script, un regista talentuoso ed ispirato, un cast ben assemblato. Tutto questo, in Argo, è presente nelle giuste dosi ed il risultato si vede: un film bello e godibile, che si candida come uno dei migliori della stagione.


CAST & CREDITS

(Argo) Regia: Ben Affleck; sceneggiatura: Chris Terrio, Joshuah Bearman; fotografia: Rodrigo Prieto; montaggio: William Goldenberg; musica: Alexandre Desplat; scenografia: Sharon Seymour; interpreti: Ben Affleck (Tony Mendez), Bryan Cranston (Jack O’Donnell), Alan Arkin (Lester Siegel), John Goodman (John Chambers); produzione: GK Films, Smoke House, Warner Bros. Pictures; distribuzione: Warner Bros. Italia; origine: Usa; durata: 120’.


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