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Benur - un gladiatore in affitto

Pubblicato il 2 maggio 2013 da Giovanna D’Ignazio
VOTO:


Benur - un gladiatore in affitto

Dopo Mater Natura, che ha segnato l’esordio del regista nel 2006, il napoletano Massimo Andrei propone l’adattamento cinematografico del fortunato spettacolo teatrale Ben Hur, dando vita ad una commedia divertente, che riesce a far ridere a dispetto dei risvolti drammatici che caratterizzano indubbiamente questo modesto spaccato della realtà romana. Ogni meandro tipico della capitale è inquadrato: dalle periferie degradate al colosseo, dai bar sportivi nei quali campeggia enorme lo stemma della Roma al Circo Massimo in ogni scena è evidente che Roma e la romanità sono le vere protagoniste del lungometraggio.

Sergio abita con la sorella Maria nella periferia di Tor Sapienza a Roma. Entrambi vivono di espedienti: la donna lavora in casa come centralinista erotica, mentre Sergio, ex stuntman a Cinecittà, è costretto a riciclarsi come centurione davanti al Colosseo dopo essersi infortunato durante le riprese di una grande produzione americana. La loro vita cambia radicalmente quando, tramite amici dediti ad affari illeciti, si ritrovano ad ospitare l’immigrato russo Milan. Quest’ultimo, provenendo da una situazione di vera miseria e trovandosi nella difficile condizione di clandestino, diventa sin da subito la principale fonte di reddito di Sergio, che lo manda a lavorare al posto suo per prendersi il settanta percento del guadagno. Sebbene Sergio sia indurito da una vita difficile e inizialmente tratti Milan come un vero e proprio schiavo, scoprirà alla fine di avere un cuore e riuscirà ad instaurare con l’immigrato un rapporto di amicizia.

Benur è un film sulla romanità al giorno d’oggi, romanità che sopravvive in una capitale ormai globalizzata, nella quale nessuno è davvero quel che sembra, tranne forse i sottoproletari romani, che restano gli stessi immutati ed arroganti traffichini che popolavano il cinema italiano di cinquant’anni fa. Sempre affaccendati nella ricerca di stratagemmi per non lavorare e impegnarsi il meno possibile, si ritrovano a far la parte del leone in una guerra tra poveri con gli immigrati nella quale alla fine non vince nessuno. Fortemente apprezzato dal pubblico in sala, che lo ha ripetutamente applaudito con calore, Benur è una commedia simpatica, di modeste pretese che però convince poco nel lieto fine forzato, tanto buonista da risultare inverosimile.


CAST & CREDITS

(id.); Regia: Massimo Andrei; sceneggiatura: Gianni Clementi; fotografia: Vittorio Omodei Zorini; montaggio: Claudio Di Mauro, Shara Spinelli; musica: Nicola Piovani, Tony Canto; interpreti: Nicola Pistoia (Sergio), Paolo Triestino (Milan), Elisabbeta De Vito (Maria); produzione: Combo Produzioni; distribuzione: Archibald Enterprise; origine: Italia, 2012; durata: 98’;


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