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BERLINO 2006 - PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL

Pubblicato il 9 febbraio 2006 da Antonio Pezzuto


BERLINO 2006 - PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL

Abbiamo lasciato Berlino, e il suo Festival, l’anno scorso stigmatizzando le assurde decisioni della Giuria, presieduta all’epoca da Roland Emmerich, che premiarono, tra gli altri, le musiche di Tutti i battiti del mio cuore di Jacques Audiard, le musicanti della Carmen sudafricana messa in scena da Mark Dornford-May, e dimenticando quasi completamente le immagini e la forza del Gusto dell’anguria, capolavoro di Tsai Ming Liang.
Ma ci torniamo fiduciosi, a Berlino, anche quest’anno, un po’ già tremando sia per il freddo polare che ci attende (anche se, amanti di Doblin, ben sappiamo che ogni inverno viene seguito da un inverno ancora più freddo) sia per quella che sarà l’accoglienza per il solo italiano in concorso, il Romanzo criminale, fresco fresco di una buona manciata di nastri.
Alla direzione, anche quest’anno Dieter Kosslick, in programma 360 film che provengono da 56 Paesi differenti, e, come sempre, una forte attenzione verso quelle che sono le realtà più o meno marginali (l’anno scorso, tra le varie sezioni, le immagini che più hanno colpito parlavano di dighe in Cina o di cacciatori di antilopi nel Tibet).
Quest’anno si spazierà tra donne iraniane che non possono andare allo stadio (Offside di Jafar Panahi) e il rapimento del nostro Presidente del Consiglio (Bye bye Berlusconi di Jan Henrik Stahlberg) o Bossi (il documentario di Distilo, Inatteso, che verrà proiettato al Forum), di indiani che emigrano (The New World di Malik già passato sugli schermi italiani e qui fuori concorso assieme a La tigre e la neve di Benigni e al kolossal di Chen Kaige The Promise).
Grandi aspettative per la terza parte della trilogia diretta dal regista israeliano Amos Gitai, per il critico/programmatore/regista malese Amir Muhammad che arriva in Germania con Lelaki Komunis Terakhir (L’ultimo comunista) la storia del leader del clandestino partito comunista malese, e attese, ovviamente per il concorso (la cui giuria quest’anno è presieduta da Charlotte Rampling, e conta - tra gli altri - al suo interno il geniale artista Matthew Barney) che vede tra gli aspiranti all’Orso, A prairie home Companion di Robert Altman, la biografia di Truman Capote (Capote di Bennett Miller), Find me guilty, dramma giudiziario diretto da Sidney Lumet che mette in scena la vera storia del mafioso Giacomo Di Norscio, il solito Chabrol con L’ivresse du pouvoir, i tedeschi Grisebach, Schmid, Glasner e Roheler, che, stranamente, porta sullo schermo Le particelle elementari (ambientandolo a Berlino) romanzo del discusso scrittore francese Michel Houellebecqs. E poi Romanzo criminale di Placido, per il quale siamo molto curiosi di vedere le reazioni che susciterà in terra straniera.

[Febbraio 2006]


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