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Berlino 2008 - Gardens of the Night - Concorso

Pubblicato il 11 febbraio 2008 da Antonio Pezzuto


Berlino 2008 - Gardens of the Night - Concorso

Si presentava come un film scandalo, e vuole scandalizzare raccontando una storia che nella sua assurdità potrebbe essere reale, Gardens of the Night, dramma sulla pedofilia e le sue conseguenze, diretto dal britannico Damian Harris, regista dedito alle storie mainstream con il sesso protagonista.
Si parte da una storia simile alla storia olandese della ragazzina rapita e tenuta prigioniera quindici anni, ma anche da una qualsiasi storia di rapimento di bambini di cui sono piene le cronache di questi ultimi tempi, bambini che hanno subito violenze atroci, venduti e costretti a prostituirsi (o venduti come materiale per operazioni chirurgiche). E proprio con questi bambini (e poliziotti, e assistenti sociali che lavorano nel settore) il regista è stato a contatto per due ani per riuscire a raccontare nel modo più verosimile questa storia maledetta.
Leslie è una bambina carina come sono carine tutte le bambine, Ha nove anni e vive in una normale famiglia borghese. Poteva essere lei come chiunque altro. Le strategie dei rapitori possono essere molto convincenti, come sono convincenti i due rapitori nel far credere a questa bambina che i suoi genitori non la vogliono più, che a loro deve totalmente affidarsi. Assieme a Leslie, nella sua stessa condizione, è Donnie, maschietto e di colore. Tra i due bambini si crea una complicità indissolubile, una sorta di mondo di fiabe, sotto una tenda rossa nella quale nessuno potrà mai entrare. E questa complicità, e questo rapporto, come anche questa vita nella quale il sesso è strumento di scambio economico e di abuso, accompagna i due ragazzini fino alle soglie dell’adolescenza, e li accompagna per le strade della prostituzione e della droga, quando adolescenti riescono ad affrancarsi dal controllo dei cattivi.
Ma il contesto è importante, e crescere in un mondo deviato non è la stessa cosa che crescere in una famiglia borghese. Leslie ritrova i suoi genitori, ma i mondi che vivono, le lingue che parlano, i nuovi fratellini non si assomigliano. Le famiglie non si fanno con il sangue, ma con la stessa cultura, lo stesso vissuto. E la famiglia di Leslie è Donnie ed il suo mondo.


CAST & CREDITS

(Gardens of the Night) Regia: Damian Harris; sceneggiatura: Damian Harris; fotografia: Adam Beffa; montaggio: Michal Shemesh; musiche: Craig Richey; interpreti: Gillian Jacobs (Leslie), Evan Ross (Donnie), Tom Arnold (Alex), John Malkovich (Michael); produzione: Station 3; origine: USA/GB 2007; durata: 110’


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