Berlino 2008 - Gran Premio della Giuria: Standard Operating Procedure

Le foto di Abu Ghraib sono semplicemente una delle icone della dominazione americana in Iraq.
Mostrano prigionieri incappucciati, con fili elettrici in mano. Sono persone senza nome, o con nomi diversi. Uno ne vale un altro.
Con nome, cognome e responsabilità penale accertata sono invece le altre persone. quelle che li hanno incappucciati, portati al guinzaglio, messi i fili elettrici in mano, e poi fotografati. Quelli, cioè, che hanno costruito uno delle più grandi vergogne dell’America, è stato detto. Perchè non tutti i mezzi sono leciti e il rispetto dell’essere umano (e delle regole) è questione fondamentale per la nostra cultura. Violare queste regole non si può e non si deve fare, anche se il violarle servirebbe a catturare Saddam, a liberare un soldato rapito o a salvare un bambino.
I torturatori di Abu Ghraib sono ora in carcere, scontano pene dai 3 ai 10 anni, e, per capirci qualcosa, è andato ad intervistarli Errol Morris, documentarista pluripremiato (ha anche vinto l’Oscar un paio di anni fa con The fog of war).
Niente a che vedere con lo stile alla Michael Moore. Qua non si intervistano i cattivi per far vedere quanto sono cattivi. Morris si confronta semplicemente con delle persone, cercando di capire, volutamente escludendo la voglio e l’intenzione di prendere una posizione. In Standard Operating Procedure, primo documentario nella storia del festival di Berlino ad essere stato presentato in concorso, guardiamo le foto, ricostruiamo le date, cerchiamo di vedere e di capire il fuori campo, la parte che non è stata fotografata, e, soprattutto, cerchiamo di capire le persone che queste foto hanno fatto e che in queste foto erano riprese, parliamo dei cattivi che prima erano buoni, ovviamente, cioè quelli che avevano come compito di interrogare altri cattivi, che grazie alle foto sono diventati buoni, ma poi non tanto, in fondo.
E guardando pensiamo e cerchiamo di capire noi le giuste risposte, perchè non sempre si deve delegare la capacità di giudizio. Perchè mai tutto è come sembra.
(Standard Operation Procedure) Regia: Errol Morris; sceneggiatura: Errol Morris; fotografia: Robert Chappell, Robert Richardson; montaggio: Andy Grieve; produzione: Participant Productions; origine: USA 2008; durata: 118’
