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Berlino 2009 - Forever Enthralled - Concorso

Pubblicato il 11 febbraio 2009 da Antonio Valerio Spera


Berlino 2009 - Forever Enthralled - Concorso

Pur rimanendo fedele alla sontuosità dello stile espresso sin qui nella sua carriera, Chen Kaige in quest’occasione realizza un film riuscito solo a metà. Partendo dagli inizi del novecento, fino ad arrivare agli anni ’60, il regista di Addio, mia concubina ripercorre la vita privata e le tappe della carriera pubblica di Mai Lanfang, il più grande attore della storia dell’Opera cinese.
Negli ultimi anni Chen era già inciampato in opere non del tutto convincenti. Wuji – The Promise era un film noioso e troppo costruito, ed anche Together with You, sebbene rivelasse in molti spunti il talento del regista, non raggiungeva i livelli dei suoi inizi cinematografici. Potrebbe essere una coincidenza, però la fase discendente del regista cinese è iniziata proprio quando Chen è stato adottato dal cinema americano. Il suo esordio a stelle e strisce con Killing Me Softly, prodotto sì elegante ma nel complesso deludente, costituisce uno spartiacque nella sua carriera. Se prima di esso, da Addio, mia concubina fino a L’imperatore e l’assassino, si era rivelato come uno degli autori cinesi più seducenti della sua generazione, dopo l’opera in cui ha diretto Heather Graham e Joseph Fiennes, Chen non ha più saputo ritrovare le altezze artistiche a cui ci aveva abituato.
Nonostante Forever Enthralled risulti comunque un film piacevole e ben girato, sorretto da attori che sprigionano bellezza (Zhang Ziyi) e raffinatezza (il protagonista Leon Lai), rimane imprigionato in una direzione occidentalizzante che lo avvicina, soprattutto da un punto di vista narrativo, ai classici biopic americani. Le inquadrature brillano come sempre degli straordinari giochi di luce tipici del regista e di tutto il cinema orientale, però la musica di commento utilizzata per enfatizzare i momenti più emozionanti, così come l’alternanza continua tra vita pubblica e vita privata del personaggio principale, denotano l’evidente influenza del cinema di Hollywood. Proprio questo aspetto rappresenta il punto più debole del film. E se a ciò aggiungiamo una sceneggiatura ottima nei dialoghi ma fragile nella messa insieme di un racconto che vuole mostrarci più di 50 anni della vita del protagonista e di Storia cinese, è inevitabile che il risultato finale non possa ricevere un giudizio completamente positivo.
Durante la visione del film si avverte soprattutto la mancanza quell’interiorizzazione visiva che Chen ci aveva regalato in film come Le tentazioni della luna, e si percepisce un distacco eccessivo nei confronti nell’evoluzione storica del paese cinese. Fortunatamente Forever Enthralled riesce a rendere sullo schermo tutta la bellezza dell’Opera, elemento importante della cultura tradizionale del paese. Però è troppo poco per coinvolgere del tutto lo spettatore.

Antonio Valerio Spera


CAST & CREDITS

(Forever Enthralled) Regia: Chen Kaige; sceneggiatura: Yan Geling, Chen Guofu, Zhang Jialu; fotografia: Zhao Xiaoshi; montaggio: Zhou Ying; musica: Zhao Jiping; interpreti: Leon Lai (Mai Lanfang), Zhang Ziyi (Meng Xiaodong), Sun Honglei (Qiu Rubai), Chen Hong (Fu Zhifang); produzione: Beijing Film Studio/China Film Group Corporation; distribuzione: China Film Group Corporation/CMC Entertainment/Emperor Motion Picture Ltd.; origine: Cina; durata: 147’.


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