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Berlino 2009 - Pink - Berlinale Special

Pubblicato il 12 febbraio 2009 da Antonio Valerio Spera


Berlino 2009 - Pink - Berlinale Special

Pink è una giovane poetessa di grande successo. Si esibisce per tutta la Germania recitando le sue maliziose poesie d’amore ed i suoi libri vendono migliaia di copie. Oltretutto riscuote anche successo in campo sentimentale: contemporaneamente fidanzata con tre ragazzi, ognuno dei quali cosciente dell’esistenza degli altri due e desideroso di sposarla, la giovane scrittrice decide finalmente di fare il grande passo e di scegliere il migliore dei tre da portare all’altare. Nell’assurdità dello sviluppo delle vicende, in cui vediamo la poetessa prendere la sua decisione con un calcolo matematico e lasciare i suoi uomini puntandogli addosso una pistola, Pink si sposerà con tutti e tre i fidanzati e si renderà conto, alla fine, al contrario di quanto scrive nelle sue poesie, che l’amore non è qualcosa di razionale bensì un sentimento da ricercare nel profondo del suo cuore.
Tre matrimoni, tre stagioni. Il film del poliedrico regista tedesco Rudolph Thome, presentato nella sezione Berlinale Special, appare diviso in un prologo, tre differenti capitoli ed un breve epilogo. Il prologo presenta gli improbabili personaggi; il primo ed il secondo capitolo sono basati sulla fisicità e sull’esteriorità ed in essi assistiamo al racconto dei due matrimoni iniziali; il terzo è invece il capitolo della fase idillica ed interiorizzante, ultima tappa dell’evoluzione della presa di coscienza della protagonista; il breve epilogo finale ci mostra invece la consapevolezza raggiunta di aver trovato il senso della propria vita.
Soffusa da un umorismo sempre pronto a manifestarsi in situazioni inverosimili, l’opera di Thome fa forza su una sceneggiatura compatta ed originale, che rende le diverse parti del racconto un blocco unico, e sulla cangiante tonalità dei colori. Grazie soprattutto all’ottimo lavoro del direttore della fotografia Ute Freund, l’atmosfera policromatica del film cambia di sfumatura in sfumatura di pari passo con l’evoluzione del personaggio principale. Sin dall’inizio del film, è infatti l’ambiente circostante a Pink a palesare il reale stato d’animo della protagonista, altrimenti difficilmente intellegibile dai suoi atteggiamenti.
Mantenendosi costantemente su un clima da commedia, che ricorda molto la delicatezza di un film francese, il film tratta con leggerezza anche le situazioni drammatiche e si fa apprezzare per l’ottimismo che porta con sé e che viene sprigionato sempre più con l’avanzare del racconto. Fresco e piacevole, ricco di continue sorprese, Pink è una favola moderna di una ragazza alla disperata ricerca d’amore vero.

Antonio Valerio Spera


CAST & CREDITS

(Pink); Regia: Rudolf Thome; sceneggiatura: Rudolf Thome; fotografia: Ute Freund; montaggio: Dörte Völz-Mammarella; musica: Katia Tchemberdji; interpreti: Hannah Herzsprung (Pink), Guntram Brattia (Carlo), Florian Panzner (Georg), Cornelius Schwalm (Balthazar); produzione: Moana-Film GmbH; distribuzione: Aktis Film International; origine: Germania; durata: 82’.


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