Carlo Verdone parla del suo nuovo progetto alle Giornate estive di cinema di Riccione

Non si ferma un attimo Carlo Verdone. Dopo l’esperienza come attore drammatico ne La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, e la programmazione nelle sale del documentario Carlo! a lui dedicato dai registi Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti , lo ritroviamo a Cinè Giornate estive di cinema di Riccione, rassegna dedicata alle nuove uscite nel cinema italiano, e per l’occasione ha svelato ai microfoni presenti qualche anticipazione riguardo al suo nuovo film.
Film che uscirà il 14 Febbraio, San Valentino, e trova nella sceneggiatura la collaborazione di Pasquale Plastino, Gabriele Pignotta e Maruska Albertazzi. Protagonista lo stesso Carlo Verdone che interpreterà il ruolo di un padre/uomo molto ricco e separato, che si ritrova ad occuparsi dei due figli ventenni dopo la morte della ex moglie, avendo una vicina di casa che in un qualche modo sconvolgerà e aiuterà la nuova esperienza di padre di Carlo. Come sempre, a sottolineare il "marchio" Verdone sarà un mix di divertimento e riflessione. Come ha confermato lo stesso regista "argomento principe sarà il problema della frattura fra genitori e figli e il film cercherà di accendere delle riflessioni raccontando i ragazzi di oggi con la melanconia che mi contraddistingue"
Nel nuovo film, almeno rimanendo ai desideri dell’attore/regista, la protagonista femminile dovrebbe essere Paola Cortellesi "Spero che Paola riesca a liberarsi dai suoi impegni lavorativi, per interpretare il ruolo chiave di questa donna volitiva e affettuosa, che riesce a stare vicina ai miei figli in un momento di difficoltà“.
E dopo trent’anni di successi, nelle parole di Carlo Verdone c’è ancora quella "insicurezza" che è tipica dei talenti sempre alla ricerca di nuove sfide anche e soprattutto con se stessi: "ormai tutto è stato scritto, nei miei film, ed è difficile superarsi . Combatto contro il mio passato, però questa sfida mi diverte. Come mi ha divertito calarmi in un ruolo drammatico ne La grande bellezza di Sorrentino, per scoprire che desideravo rimettermi in gioco“.
Ma citando un Maestro della Commedia italiana (commedia nel senso serio del termine) " Bisogna avere l’idea che solleciti argomenti validi, un’idea promuove altre idee, un’idea valida è un motore, non ci sono regole. Prima di iniziare la storia bisognava sapere come finiva. Bisognava sapere come chiudeva.Non ci si inventa mai nulla, si guarda la realtà" (Mario Monicelli)
E citando Mario Monicelli, fino ad ora si può tranquillamente affermare che Carlo Verdone regista/attore è stato ed è uno dei migliori ad aver guardato la realtà e averla fatta passare attraverso la lente di ingrandimento della risata e il tunnel della malinconia.

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