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Cat Power

Pubblicato il 24 dicembre 2012 da Emiliano Paladini


Cat Power

Cat Power ha cominciato con delle really slow guitar songs come da classica voce femminile folk americana per approdare all’ elettronica, anche se in realtà ci si poteva aspettare esattamente il contrario dal momento che la sua carriera è cominciata con Steve Shelley che con le really guitar slow songs non ha molto a che fare (Steve Shelley è uno dei Sonic Youth da Bad Moon Rising in avanti). Nel 2004 è protagonista di uno shoot cinematografico oltre l’avanguardia artistica. Con lei alle musiche c’era M. Ward per la colonna sonora (il folk è patrimonio della West Coast vien quasi da dire), mentre il film documenta lei sola in un bosco alle prese con una raffica di folk songs che vanno fino a Duke Ellington quando l’artista segue un ragionamento sul folklore locale alla sua cultura nativa. Cat Power si è sempre trovata un po’ ai margini dei grandi successi, molte volte anche per problemi di salute. Ci sono voluti più di dieci anni per entrare nella top ten, ma poi si è finalmente realizzato il successo che le spetta da Lived In Bars e sicuramente dal suo primo acido e acerbo disco d’esordio. Sun è il disco della realizzazione, l’ultimo attualmente. Ma per questa realizzazione discografica è stato necessario tornare molto dietro con gli anni, e fino al momento in cui Steve Shelley la scopriva e le permettava di dare un seguito alla sua passione in cui veniva però lasciato intatto lo spirito originario della georgiana. Ma alla fine, forse un ripensamento, forse altre cose, dedicandosi alla musica, al tipo di musica sperimentato da Shelley e ai suoi effetti particolari, con Sun è venuta fuori una cascata di suoni audaci in grado di assorbire la portata della sua personalità vocale e gestuale in maniera tale che queste potessero dispiegarsi più ovattate e morbide attorno a un setting noise nello stile tipico dei Sonic Youth da distaccati, magari non i più aggiornati ma comunque ben acquisiti e dunque classici, per nuovi movimenti musicali dissonanti (http://www.catpowermusic.com).


Il prossimo anno seguono i quarant’anni dall’uscita del primo disco di Tom Waits, i cento dalla pubblicazione del manifesto di musica futurista e dalla prima esibizione a Modena della prima soundmachine, l’intonarumori di Luigi Russolo.


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