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Colpi da maestro (DVD)

Pubblicato il 23 marzo 2013 da Alessandro Izzi


Colpi da maestro (DVD)

Un professore di biologia sa bene alcune cose. Sa per esempio che se in un organismo una cellula smette di muoversi e agitarsi, le altre, per trista imitazione, finiranno per cadere nello stesso immobilismo. Sa anche che se buona parte delle cellule riprodurranno questo comportamento non virtuoso, l’organismo in questione è destinato alla morte. Intuisce, infine, che il vero disfacimento non è il trapasso della singola cellula o del singolo organismo, ma è piuttosto questo comportamento imitativo.
Nel mondo di oggi, purtroppo, l’adeguamento e il livellamento dei comportamenti cellulari tende al lavoro meno faticoso. Tra una cellula impazzita ed una spenta, le altre cellule tendono a scegliere sempre quella lenta. È il dispendio energetico al quale inevitabilmente ci adeguiamo. Conduce ad un lento disfarsi senza troppi problemi e troppe ansie.
Ma se la cellula pazza comincia, nella sua danza frenetica alla vita, a colpire le cellule che le sono intorno, queste ultime faranno lo stesso con le loro vicine in un percorso di moltiplicazione esponenziale che coinvolgerà presto l’intero organismo. Il processo di morte per stasi può essere invertito e la vita può essere preservata.
Nella scuola americana i docenti sono demotivati. Gli stipendi sono bassi, i tagli verticali alla cultura portano alla chiusura di corsi meno impattanti (musica) per preservare quelli che garantiscono un rientro economico (sport). Anche gli studenti, demotivati oggi anche dallo spettro della crisi economica, riempiono i banchi per vuota inerzia. Così alla lezione frontale (già modello fallimentare di un insegnamento che concepisce il sapere come fluido da trasmettere per vasi comunicanti) si sostituisce la non-lezione frontale: il docente dice ai ragazzi cosa leggere dal libro mentre lui legge, al più, il giornale.
Ma se a questo professore si accosta un altro che prova ancora passione per l’insegnamento e ha anche la faccia tosta di salire in piedi sulla cattedra nel disperato tentativo di coinvolgere la classe (come già faceva John Keating ne L’attimo fuggente), state pur tranquilli che la cosa agirà come defibrillatore che rianima i morti.
In ultima istanza è questa la trama di Colpi da maestro (in originale Here comes the Boom che, secondo noi funziona un po’ meglio nel rendere l’impatto di una scossa elettrica nel chiuso di un organismo destinato alla cancrena), film educativo per famiglie tra commedia e bisogno di riscatto.
Chissà se la scuola italiana, che per adesso imita solo il lento decadere entropico della gemella americana, vorrà far tesoro di un film che cerca di rimettere al centro del discorso la passione dell’apprendimento e la voglia di costruirsi un futuro malgrado tutto.
Colpi da maestro colpisce per il suo essere adeguato ad una formula – ricetta di cui gli americani sono indiscussi maestri: un prodotto medio, semplice nella trama, lineare nei contenuti e pieno di buoni messaggi che, apparentemente scontati, hanno sempre il fondo di verità dei detti popolari.
Ma il film azzecca un colpo grande, anche se ben presto si dimentica di restare tra i banchi, a farci amare questi ragazzi che, attraverso gli esempi dei professori, cominciano a desiderare di nuovo di costruirsi un futuro da sogno americano. E questo colpo grande è abbinare al discorso scolastico, quello sul microcosmo dei nuovi immigrati di prima generazione. Il film ci racconta di cittadini che aspirano ad un futuro e di individui che aspirano ad una cittadinanza. La fame di futuro passa anche attraverso persone che apprendono per la prima volta il senso di essere americani e, per paradosso, lo insegnano ad americani tanto adagiati nella stasi da averlo dimenticato.
La verifica della vocazione multietnica dell’America di Obama è, forse, l’aspetto più intrigante di un film che scorre placido sui binari del suo genere di appartenenza e arriva in stazione come il treno a La Ciotat, con tanto senso di spettacolo e un gruppo di controllori/attori di sicuro richiamo.
In fondo è questo che dovrebbe fare un prodotto medio. E gli americani sono maestri nel proporci la consueta zuppa riscaldata che però è sempre buona e inteporisce quando intorno è tutto inverno.

La qualità audio-video

Il DVD garantisce un’ottima resa dell’immagine. Il quadro è generalmente nitido e pulito, i colori sufficientemente brillanti e i neri discretamente profondi.
Ancor meglio l’audio che, su sole due opzioni, spazia i suoni su cinque canali più uno. Tra italiano e inglese preferiamo la traccia originale.

Extra

Le scene eliminate sono intriganti curiosità. Risate sul set è un video brevissimo con qualche gag e un paio di errori in sede di ripresa: poca roba neanche troppo divertente. Filmati sul cast è, infine, un collage di interviste che danno un’idea sul making of della pellicola.


(Here comes the Boom); Regia: Frank Coraci; interpreti: Kevin James, Salma Hayek, Hnery Winkler; distribuzione DVD: Sony
formato video: 1.85:1 (anamorfico); audio: Inglese, Italiano Dolby Digital 5.1; sottotitoli: Italiano, Inglese.

Extra: 1) Scene eliminate 2) Risate sul set 3) Filmati sul cast 4) Trailers


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