Un’anziana cuoca (Piera Degli Esposti) sta per andare in pensione e pubblica un annuncio per cercare una sostituta. Si presenta soltanto una ragazza, Teresa (Diane Fleri): dolce, timida e dal cuore grande. Doti che le permettono di entrare subito nella parte e di sostenere la tensione che quel lavoro comporta. Non si tratta infatti di un normale ristorante. I piatti da preparare sono gli ultimi che i condannati a morte di un carcere hanno il piacere di assaporare prima della fine. L’attenzione e la cura con cui l’anziana donna è abituata a cucinare sono importanti almeno quanto gli ingredienti. Teresa comprende subito che quei bucatini all’amatriciana preparati per prova il primo giorno di lavoro sono molto più di un semplice pasto. Essi rappresentano l’ultimo ed unico gesto d’amore che i condannati ricevono. E’ per questo che le pietanze vanno preparate “Come si deve”.

Il cortometraggio, diretto da Davide Minnella, è stato presentato con successo alla 60esima edizione della Berlinale, nella categoria fuori concorso Culinary Cinema, per sensibilizzare sul tema della pena di morte ed anche del razzismo. I detenuti sono infatti uomini di ogni nazionalità e la cuoca mostra uguale affetto nella preparazione di un piatto italiano, cinese, africano, etc.
Prodotto dalla Master Five Cinematografica, Come si deve alterna linguaggio freddo a toni sentimentali, cercando di far riflettere sulla generale intolleranza e sul giustizialismo a cui la società attuale rischia di andare incontro.