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Crazy Horse

Pubblicato il 19 novembre 2011 da Giovanna D’Ignazio

VOTO:

Crazy Horse

Con il suo ultimo documentario Frederick Wiseman riprende la preparazione e la realizzazione di Desir, lo spettacolo che dal 2009 è messo in scena nel Crazy Horse, il noto cabaret parigino fondato da Alain Berardin nel 1951. Come un’entità incorporea e invisibile, la macchina da presa del regista filma questo spazio incantato nel quale sembra esistere un oscuro e straordinario mondo parallelo che nulla ha a che fare con la banalità della vita che ha luogo alla luce del sole. Organizzatori, coreografi, sarti e ballerine si prodigano divertiti e con passione a progettare e provare uno spettacolo di rara bellezza. La nudità delle ragazze sembra passare in secondo piano rispetto alla cura maniacale del dettaglio, allo studio dei costumi, delle luci e degli effetti, e la volgarità è bandita o solo citata in chiave autoironica. L’arte senza tempo della seduzione diventa un gioco cinematografico nel quale gli splendidi e naturali corpi delle snodate ballerine del Crazy Horse diventano il principale e seriale motivo grafico. Corpi che si moltiplicano come in una fantastica magia grazie ad affascinanti psichedelie di specchi, ombre e luci colorate.

«Tutti dovrebbero andare almeno una volta nella vita al Crazy Horse e poter vedere quale livello di bellezza può raggiungere la donna» spiega uno dei coreografi. Difficile è capire quanto merito abbia la regia di Wiseman in questo particolare caso, in cui la qualità altamente (cinemato)grafica della messa in scena di Desir sembra essere dotata di una propria magnificenza e dignità artistica. Ogni giudizio etico è sospeso senza riserve dinanzi al potere ipnotico di questo spettacolo. Poco importa quale consapevolezza e percezione abbia di sé la donna, se sia oggettualizzata o meno, quel che conta è che, anche quando ridotta a mero oggetto, questa è una creatura capace di raggiungere un livello di bellezza ultraterrena, come fosse un sogno, un miraggio, un’illusione misteriosa, insondabile, incomprensibile e inafferrabile.


CAST & CREDITS

Regia: Frederick Wiseman; fotografia: John Davey; montaggio: Frederick Wiseman; produzione: Zipporah Films; origine: Stati Uniti, Francia; durata: 134’.


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