CRUDE

Paxton Winters, autore di Crude, è regista per il quale il cinema è anche, e soprattutto, esperienza fisica. Americano, Winters si è trasferito da qualche anno ad Istanbul, città scelta dopo un lungo viaggio durato 18 mesi, a piedi, documentato nel documentario Carovan on the silk road, ed è qui che ha ambientato la storia di due turisti americani che, rimasti senza soldi, cercano di realizzare e vendere un’intervista con un terrorista islamico. Un film metafora, metafora di come le nazioni non canaglia possano utilizzare il terrorismo per arricchirsi, una metafora di quanto possa essere complicata la relazione tra Nord e Sud del mondo, ma anche di come questa relazione così tanto complicata non lo è. Come non lo è a Istanbul, città estremamente cosmopolita, presa di mira dai terroristi proprio per il suo valore simbolico, confine tra Est e Ovest, città nella quale un americano orgoglioso di esserlo, ma per la nostra costituzione, non per Bush può vivere tranquillo e realizzare film come questi, o come il prossimo, un documentario sui bambini di Baghdad, distrutti dalla guerra, e senza più nulla se non la voglia di ripartire da zero.
[dicembre 2003]
regia, fotografia: Paxton Winters sceneggiatura: Paxton Winters, Kerimcan Guiertüz, Oliver Perrin montaggio: Aylin Zoi Tinel interpreti: Paul Shneider, David Connolly, Yigit Ozsener produzione: Mehmet Eryolmaz per Acebrook Limited
