DVD - Alpha dog

Alpha dog di Nick Cassavetes, uno dei film più interessanti e sottovalutati dell’ormai passata stagione cinematografica, viene presentato al pubblico dell’home video come uno dei titoli di punta del catalogo della Mondo Home Enterteinment
Sono quattro, infatti, le edizioni dvd messe in commercio contemporaneamente: la prima è quella standard in un solo disco e contiene il film ed un gruppo di interviste al cast e al regista, la seconda (la versione Deluxe) abbina allo stesso dvd anche una T-shirt personalizzata con il logo di Capobranco (la traduzione letterale italiana di titolo Alpha dog), la terza punta sulle meraviglie del HD-DVD, mentre l’ultima è una Blue ray di forte richiamo per gli amanti dei grandi impianti di home cinema.
Poichè i contenuti speciali sono praticamente gli stessi per ogni edizione l’indecisione sta tutta nella qualità del riversamento che si desidera raggiungere (ovviamente per gli amanti del gadget l’edizione di riferimento sarà la Deluxe con la sua bella maglietta nera).
Ma veniamo al film che, come accennavamo, merita la visione anche se non può essere considerato, a tutti gli effetti, tra i capolavori di Cassavates figlio.
Da questo punto di vista, come già scrivevamo in altra sede, per comprendere al meglio l’ultima fatica del regista americano, si deve guardare ad essa non come ad una di quelle classiche storie vere in cui il cinema prende spunto dalla realtà per impaginare un racconto di forte richiamo spettacolare, ma, viceversa, come ad un tentativo di andare a sondare i modi in cui la nostra stessa realtà tende a "mettersi in scena" secondo un modello che è proprio il cinema, in primis, a veicolare presso le masse.
Alpha dog, quindi, è prima di tutto la messa in scena di una messa in scena. Protagonista della pellicola è una Società che, persa la propria identità reale, non riesce a far altro che ’rappresentarsi’ a se stessa nella costante ricerca di norme di comportamento e regole che facciano, in qualche modo, parte di un codice riconosciuto ed incontrovertibile.
Personaggi alla disperata ricerca di un genere, i protagonisti dell’ultimo lavoro di Nick Cassavetes vivono sulle loro povere spalle il peso dell’impossibilità di una forma di autodefinizione davvero autentica. Essi sono obbligati, da famiglia, società e scuola (che letteralmente non esiste all’interno dello spazio della rappresentazione) a ricercare modelli di riferimento non, come sarebbe auspicabile, nel qui e nell’ora delle loro esistenze, ma nell’’altrove’ irreale, fuori da tempo e spazio, di altre rappresentazioni, siano esse quelle del Cinema (il manifesto di Scarface versione De Palma nella casa di Truelove), della Televisione o del Videoclip.
Nel raccontare le esistenze schizofreniche dei suoi anti eroi (perduti per sempre fra la dinamica dell’essere e dell’apparire, incerti e confusi sul limite tra la propria vera essenza e il desiderio inconfessato di somigliare agli eroi di cinema e TV) lo stesso film cede il passo ad un andamento schizofrenico in cui realtà e finzione vanno letteralmente in corto circuito. Il gioco della messa in scena, da questo punto di vista, è classico e quasi para televisivo. Secondo una dinamica molto abusata nei film TV, infatti, il regista ricompone la storia degli ultime ore di vita del povero Nicholas intervallando i brani di palese finzione con delle false interviste ai vari personaggi che sono stati protagonisti della vicenda.
I finti inserti di interviste ai protagonisti della vicenda che interrompono il libero fluire di un racconto altrimenti classico, finisce così per aumentare l’impressione di menzogna ovunque imperante. Nel raccontare una storia vera il cinema dichiara a piene lettere il suo statuto finzionale: è un bugiardo che gioca con le sue stesse mezze verità lasciando costantemente lo spettatore in uno statuto brechtianamente ambiguo che funziona soprattutto in quelli che dovrebbero essere i luoghi deputati alla commozione e alla totale immedesimazione.
In questo modo tutto quello che scorre sotto i nostri occhi è "falso", ma, al tempo stesso è anche "vero". Finzione e Realtà, Verità e Bugia si confondono, divengono altro lasciando lo spettatore senza l’appiglio di facili e consolanti risposte sul mondo nel quale vive.
Il cast del film è risplendente e pieno, ma al pur bravo Justin Timberlake o alle conferme sublimi di Sharon Stone o Bruce Willis preferiamo la rivelazione del volto pulito di Anton Yelchin che si prende sulle spalle l’ingrato compito della vittima sacrificale di una società, come quella americana, a tal punto irretita dalla forza ambigua delle immagini da non riuscire più a ritrovare la strada verso la semplice vita vera.
La qualità audio-video
Tralasciamo ogni considerazione sulle edizioni HD e Blue ray e diciamo da subito che anche nelle edizioni standard e Deluxe, la qualità del riversamento si attesta su livelli di sicura eccellenza.
Il quadro è sempre nitido e pulito e anche le più complesse scene notturne mantengono un livello di nitore e di profondità davvero invidiabili.
Analogo discorso può essere fatto anche per quel che riguarda la qualità della codifica del suono. Tre sono le tracce ospitate nel dvd: un DTS e un Doldy digital italiani (quasi indistinguibili tra loro e tutti e due eccellenti) e un Dolby digital inglese che consigliamo per apprezzare fino in fondo la bravura di tutti gli interpreti.
Extra
Sono gli extra i veri punti deboli di un’operazione editoriale per il resto assolutamente meritevole.
Oltre agli ormai inevitabili trailers, sono presenti solo poche interviste presentate, oltretutto, come brevi clip dal sapore abbondantemente televisivo. In esse i vari attori e il regista hanno modo di raccontare la loro visione sui personaggi e sulla pellicola, ma lo fanno in maniera un poco superficiale e un po’ troppo divulgativa.
Il Dietro le quinte di appena 8 minuti concentra tutta la sua attenzione sulla realizzazione di alcune scene, ma non esce mai dalla sua dimensione di semplice specchietto per le allodole.
Peccato!
(Alpha dog); Regia: Nick Cassavetes; interpreti: Emilie Hirsch, Justin Timberlake, Anton Yelchin, Ben Foster, Sharon Stone, Bruce Willis; distribuzione dvd: Mondo Home Entertainment;
formato video: 2.35:1; audio: italiano (Dolby digital 5.1, DTS) e inglese (Dolby digital 5.1); sottotitoli: italiano per non udenti.
Extra: 1) Dietro le quinte 2) Interviste a Justin Timberlake, Emilie Hirsch, Anton Yelchin, Ben Foster, Shawn Hatosy, Sharon Stone e Nick Cassavetes 3) Trailer originale 4) Trailer italiano 5) Trailers vari
