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DVD - Cofanetto Pasolini

Pubblicato il 27 gennaio 2003 da Alessandro Izzi


DVD - Cofanetto Pasolini

I film

Il punto di partenza della trilogia della vita è il desiderio di allontanarsi definitivamente dagli orizzonti della logica borghese che aveva scambiato il suo punto di vista sulla realtà come Verità assoluta ed incontrovertibile. Un desiderio che si esprime prima di tutto al livello della pura e semplice ambientazione storico-geografica delle pellicole (il medioevo de Il decameron e di I racconti di Canterbury, lo spazio-tempo mitico ed astratto di Il fiore delle mille e una notte) che vuole segnare un preciso punto di rottura rispetto a quelle che sono le coordinate, ormai standardizzate del cinema contemporaneo. Ma soprattutto un desiderio di costruire racconti e poesia non attraverso gli astratti schemi della cultura alta e dell’irrealtà di quella mass mediatica, ma mediante uno sguardo mimeticamente sottoproletario. Mentre l’industria cinematografica italiana, infatti, sempre più degenera verso un artigianato spesso di alta qualità (l’horror di Bava ed Argento, il film inchiesta alla Sacco e Vanzetti, il polizziottesco ecc.), ma minato alla base da un’esigenza consumistica, Pasolini sembra voler smascherare, con le sue tre opere dedicate agli istinti primari e al sesso, la falsa coscienza con cui quegli stessi film vengono consumati da un pubblico sempre più omologato. Attraverso l’affresco minuzioso delle scene concepite davvero quasi fossero dei quadri, attraverso il fascino delle scene di massa con quello studio minuzioso delle dinamiche di folla, di mondo popolare e di confusione di lingue e parlate, il regista friulano cerca continuamente di porre l’accento non sul surplus della nostra civiltà dei consumi, ma sugli istinti primari, sulla fame, sul sesso e sulla morte (vera protagonista segreta di tutta la trilogia). Il decameron, pellicola che apre questa vasta riflessione durata quasi un quinquennio, è esemplare nella sua volontà di esplorare il trecento boccaccesco ponendo l’accento proprio sul rapporto tra l’artista (il pittore interpretato dallo stesso Pasolini) e il suo pubblico. Le scene in cui il personaggio cerca la sua fonte di ispirazione tra i vicoli delle città, nei mercati, in piazza, è una palese dichiarazione di poetica. Emerge chiara l’idea che la celebrazione del sesso e dell’istintualità (l’elemento che scandalizzò il pubblico benpensante del tempo) altro non sia che la volontà di ritrovare, nei corpi, sulla pelle, quel linguaggio non ancora contaminato dagli orrori della lingua del potere. I racconti di Canterbury, restano ancora legati al mondo medioevale, ma esasperano il racconto in un’aura di lutto che deriva dalla consapevolezza sempre più amara di come il mondo cantato sulla pellicola sia sempre più destinato ad una rapida dissolvenza su nero. Il racconto indugia sugli aspetti più cupi della pagine di Chaucer, le novelle si fanno più notturne e mortuarie, e la gioia del sesso sembra diventare l’ultimo baluardo di sopravvivenza per persone condannate da quell’istinto borghese che proprio in questo periodo avvia la sua fase eroica. Il fiore delle mille e una notte, da parte sua, raggiunge le vette della totale astrazione e costituisce un capitolo a se stante all’interno dell’opera pasoliniana, affascinante come un arazzo, aereo come un’idea. All’interno dell’intera trilogia questo è certamente l’episodio più alto nella sua malinconia verso un mondo che forse non è mai esistito. Il successo della trilogia della vita fu enorme e determinò immediatamente il proliferare di tutta una serie di imitazioni. Il desiderio del regista di opporsi al consumismo imperante dell’immagine aveva, incredibilmente generato il suo contrario: un successo popolare che finiva per parlare proprio quella lingua del potere contro cui l’autore voleva opporsi. Per questo motivo Pasolini abiurò la sua creazione, pur non pentendosi di averla realizzata. Il risultato artistico di questa abiura fu Salò o le centoventi giornate di Sodoma estremo capitolo dell’opera pasoliniana. Soffocato da un’aura luttuosa, dominato dal senso di disfacimento della carne, questo film è davvero un esito assoluto della poetica dell’autore, un punto di non ritorno dell’immagine cinematografica. Nella sua violenza intollerabile, nella sua sessualità ferina divenuta anch’essa lingua del potere, la pellicola resta un testamento spirituale terribile di un autore la cui lucida coscienza civile resta un faro di guida nell’orrore kurtziano della società contemporanea non solo italiana.

La qualità audio video

La qualità del riversamento della pellicola sul supporto digitale è, per lo più abbastanza deludente. Il decameron che mantiene una certa luminosità ed un buon equilibrio cromatico è, però, funestato da segni e graffi per tutta la durata del film. I racconti di Canterbury, da parte sua, si avvale di un lavoro più attento sull’immagine che appare sempre piuttosto nitida. Il fiore delle mille e una notte tende, invece, ad una restituzione piatta e priva di profondità delle luminose inquadrature pasoliniane. Infine per quel che riguarda Salò il quadro è generalmente abbastanza nitido e poco usurato. Poco ispirato il lavoro sulle tracce audio che non riescono ad eliminare fastidiosi rumori di fondo (ne Il decameron soprattutto) in una rimesterizzazione del suono poco accurata.

Extra

Oltre alla confezione del cofanetto che è certamente abbastanza lussuosa, non c’è veramente un solo straccio di extra che venga ad arricchire quest’offerta abbastanza deludente sul piano tecnico. Ci piace, allora, l’idea di considerare il quinto film del cofanetto (Pasolini, un delitto italiano di Marco Tullio Giordana) come un vero e proprio contenuto speciale. Come tale esso non vanta una buona qualità di riversamento sia a livello video che audio (traccia multicanale), ma conta per le informazioni che aggiunge alla visione dei film. L’opera di Giordana, abbastanza interessante, resta però un po’ poco per un’edizione che sembrava essere molto più interessante.

(Il Decameron); Regia: Pier Paolo Pasolini; Interpreti: Franco Citti, Ninetto Davoli; Distribuzione DVD: Eagle, Cde

Formato video: 1.85:1; Audio: Italiano 5.1, mono; Sottotitoli: Italiano.

(I racconti di Canterbury); Regia: Pier Paolo Pasolini; Interpreti: Hugh Griffith, Laura Betti, Ninetto Davoli; Distribuzione DVD: Eagle, Cde

Formato video: 1.85:1; Audio: Italiano 5.1, mono; Sottotitoli: Italiano

(Il Fiore delle mille e una notte); Regia: Pier Paolo Pasolini; Interpreti: Franco Citti, Ninetto Davoli; Distribuzione DVD: Eagle, Cde

Formato video: 1.85:1; Audio: Italiano 5.1, mono; Sottotitoli: Italiano

(Salò o le centoventi giornate di Sodoma); Regia: Pier Paolo Pasolini; Interpreti: Paolo Bonacelli, Giorgio Cataldi; Distribuzione DVD: Eagle, Cde

Formato video: 1.85:1; Audio: Italiano 5.1, mono; Sottotitoli: Italiano

Extra

Un film: Pasolini un delitto italiano Regia: Marco Tullio Giordana; Interpreti: Carlo De Filippi, Nicoletta Braschi; Distribuzione DVD: Eagle, Cde

Formato video: 1.85:1; Audio: Italiano 5.1, 2.0; Sottotitoli: Italiano

[gennaio 2003]


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