DVD - Formula per un delitto

Il film
Interessante esperimento di Barbet Schroeder che, restando ancorato a quelle che sono le dinamiche classiche del film di genere, riprende, in un complesso intreccio di omaggi al cinema hitchcockiano, lo schema narrativo di quel vecchio capolavoro che è Nodo alla gola. Due ragazzi all’ultimo anno di scuola, annoiati dalla loro vita apparentemente priva di sbocchi futuri e di emozioni, decidono, quasi per gioco, di uccidere una donna completamente sconosciuta. La loro azione vorrebbe essere sia una tragica autoaffermazione egoica di fronte ad un mondo che sempre più li vorrebbe inglobati in un insopportabile anonimato, sia una prova di potere che poggia tutta la sua efficacia nel divertimento che deriva dal disseminare la scena del delitto di false prove per depistare il lavoro degli investigatori. Non è il desiderio di fama, quindi, a spingerli al delitto, ma l’idea di poter convivere per sempre con la consapevolezza (autoglorificante) di essere riusciti ad avere la meglio, per una volta almeno, su una società nietzschianamente statica. Il regista non insegue le regole del giallo classico, non si preoccupa di metterci di fronte agli autori del delitto già a due minuti dall’inizio del film, e concentra tutta la sua attenzione sulle due storie parallele dei ragazzi, da una parte, (molto efficaci Ryan Gosling e Michael Pitt che alludono, nel disegnare il loro malsano rapporto, ad un torbido sottotesto omosessuale) e quella dell’investigatore che, non credendo alle prove del caso, si mette sulle loro tracce (una credibilissima Sandra Bullock). Il vero giallo del film non è, allora, da ricercarsi tanto nel classico “chi ha ucciso chi”, quanto piuttosto nell’analisi spietata cui il regista sottopone tutti i protagonisti del suo racconto. Certo non è tutto oro quello che luccica, ed è vero che qua e là il regista perde il controllo della sua macchina drammaturgica, ma il film resta sempre un godibile esponente di un genere che vanta sempre meno titoli di rilievo nel suo carniere. Aperta da uno splendido movimento di macchina che cita letteralmente un analoga soluzione adottata da Hitchcock in Psyco (il vertiginoso dolly sulle scale mentre Norman Bates riporta sua madre nello scantinato), la pellicola si lascia godere soprattutto per la bravura degli interpreti e per l’altissima professionalità della confezione.
La qualità audio-video
Superate le primissime sequenze in cui la gamma di colori sembra essere un po’ troppo artificiale, la qualità dell’immagine si attesta presto su ottimi livelli. In particolare sono splendidi i blu e i neri, mai snaturati e capaci di garantire un’invidiabile profondità alla sequenze notturne. La compressione è in generale piuttosto buona. L’audio (in tre lingue: italiana, inglese e francese) è omogeneo ed avvolgente in ciascuna delle tre tracce proposte (tutte Dolby digital 5.1).
Extra
Oltre al consueto trailer cinematografico c’è stato spazio, per quest’edizione italiana, solo per un commento audio del regista e del responsabile al montaggio. Il commento non è sottotitolato e, ad essere sinceri, non è sempre del tutto interessante. Tra una battuta e l’altra i due cineasti fanno spesso riferimento a delle scene tagliate che, evidentemente, erano state allegate all’edizione americana del DVD. Ma, poiché nella nostra edizione, non c’è traccia di quelle scene, le loro affermazioni sono, per lo più, delle mere curiosità lasciate lì in attesa, secondo quella che potrebbe essere una vile strategia merceologica, di una new extended edition.
(Murder by numbers); Regia: Barbet Schroeder; Interpreti: Sandra Bullock, Ryan Gosling, Michael Pitt; Distribuzione DVD: Warner Bros
Formato video: 1.85:1 (16/9); Audio: Dolby digital 5.1 (italiano, inglese e francese); Sottotitoli: Italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese, arabo.
Extra: 1) Trailer cinematografico 2) Commento audio del regista e del responsabile del montaggio
[febbraio 2003]
