DVD - IL DIARIO DEL CAIMANO

Qualche volta gli extra di un dvd assumono, all’interno del progetto editoriale per i quali nascono, un peso ed un valore assolutamente propri.
E’ il caso di Il diario del Caimano, opera che solo superficialmente potrebbe essere scambiata per un tradizionale, seppur lungo, making of, ma che di fatto diventa, in corso d’opera, una sorta di piccolo ottimo film autonomo.
In esso Moretti riversa tutta la sua idea di un cinema memoriale ed autobiografico e attraverso esso riesce a comporre un discorso certo meno poeticamente epifanico, ma non per questo meno pregnante di quello espresso in opere come Caro diario.
Il cambio di destinazione (non la sala, ma la proiezione domestica) non cambia le logiche del discorso autoriale, insomma. Anzi, il più delle volte, si ha l’impressione che la freddezza apparente dell’immagine digitale, qui utilizzata, non sminuisca, ma accentui l’urgenza espressiva e la voglia di comunicazione dell’autore.
Il passaggio dalla terza persona dolente di Il caimano alla prima persona del racconto diaristico non sminuisce comunque minimamente la vena polemica con la quale il regista romano ha di fatto composto tutto quanto il suo discorso. Se è vero, infatti, che Berlusconi sembra passare in secondo piano, nel corpo del discorso, rispetto alle consuete idiosincrasie e ai consueti vezzi morettiani e altresì vero che egli tende, man mano che la narrazione procede, a prendere dimensioni inusitate e ambigue.
Il regista sembra soprattutto ansioso di cercare di evitare di mettere in immagine la figura dell’ormai (ma non sappiamo per quanto) ex premier, la sua realtà è una realtà vocale ed acusmatica che si muove sulla superficie dello schermo informando di sè ogni cosa.
Ogni gesto, ogni azione raccontata, ogni decisione registica presa sul set partono dalla sua realtà. Berlusconi, insomma, è la conditio sine qua non di tutto il breve film. Non è più possibile concepire una realtà senza di lui.
Se ne Il Caimano, Moretti ricorreva alla moltiplicazione dell’attore per portare in immagine Berlusconi, ne Il diario del caimano, tende ad usare solo la voce per renderne il senso di una minaccia onnipervadente.
Il diario comincia, infatti, con le dichiarazioni, (siamo ancora sul nero dei titoli fortemente voluti nel carattere comic sans MC di Word), del premier sulla situazione dei processi politici, per poi spostarsi sulla fuga dello stesso dall’interregatorio in atto. Di lì in poi la presenza del premier diventa metaforicamente inquietante nel corpo di tutta la pellicola. Moretti gioca sull’idea della riduzione del premier a pura voce, ma gioca anche di spiazzamento scegliendo di inserire nel corpo della narrazione proprio l’interecettazione telefonica della conversazione avutasi tra Berlusconi e Dell’Utri sulla questione del piccolo attentato subito dallo stesso Berlusconi che, ripresa alla fine del film, crea una vera e propria cornice nella quale inserire il racconto dell’ideazione e delle riprese del film.
La dimensione scelta dal regista non è, comunque, politica (e del resto lo stesso Il caimano, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, solo molto superficialmente può essere considerato un film politico), ma è espressione di un fatto prima di tutto culturale. L’Italia degli ultimi vent’anni è Berlusconi. La mente dirigente di Forza Italia (un partito che incredibilmente e in maniera assolutamente inedita si è costituito ed è diventato di primo piano nello scacchiere politico nell’arco di un solo anno) è riuscita, con l’azione pervasiva delle sue reti televisive, calate nella realtà sociale al posto giusto e nel momento giusto, a informare di sè tutto il nostro modo di vivere e di pensare.
Gli stessi rapporti interpersonali passano al vaglio del modo di vivere veicolato e proposto dai media e questa considerazione, presente nella descrizione dello sgretolamento del nucleo familiare del tenace alter ego filmico dello stesso Moretti (dibattuto in una crisi familiare analoga) fa assumere a certi momenti del diario un tono commosso e nostalgico inusuale.
La dimensione autobiografica crea, insomma, rispetto al farsi de Il Caimano, un gioco di specchi dolente in grado di illunminarci di una comprensione nuova rispetto a Moretti regista e al suo ultimo (speriamo per poco ancora) film.
Ci sono poi tutti i motivi che possono fare la gioa del collezionista di dvd: le discussioni sul set, i mal di pancia prima di girare la scena con cinquecento comparse, i provini agli attori (quelli ai bambini hanno momenti di commozione impagabili) e gli intoppi di produzione.
Ma alla lunga ci resta nel cuore, tra le piccole cose e fuori dai grandi discorsi, soprattutto la piccola galleria di flash-back con le bottiglie di spumante stappate ad inizio riprese degli ultimi film del registo giù indietro nel tempo a ricostruire gli inizi di un pezzo importante del nostro cinema.
La qualità audio-video
La Dolmen ha presentato Il Caimano di Moretti in due diverse edizioni: la prima, in un solo disco, contenente il film, e la seconda in due dischi, con una messe imponente di inserti speciali.
In entrambi i casi la qualità del riversamento della pellicola si attesta su livelli di ecellenza con un’attenzione al dettaglio di cui la casa editrice dovrebbe andare orgogliosa.
Anche per quel che riguarda il suono non c’è di che lamentarsi con una masterizzazione audio curatissima.
Extra
Oltre a Il diario del caimano sono presenti sul secondo disco alcuni ciak completi e alcune riprese degli incontri di Moretti e dei suoi attori (e produttore) alle proieizioni del film.
Sul primo disco il trailer e una galleria fotografica completano il quadro di una lodevolessima edizione.
[Novembre 2006]
Il Caimano
Regia: Nanni Moretti; interpreti: Silvio Orlando, Margherita Buy, Jasmine Trinca, Nanni Moretti, Elio De Capitani, Michele Placido ; distribuzione dvd: Dolmen
formato video: 1.85:1 (16/9); audio: Italiano, (Dolby Digital 5.1); sottotitoli: Italiano per non udenti, Inglese, Francese
Extra: 1) Trailer 2) Galleria Fotografica 3) Il diario del caimano 4) Qualche ciak completo 5) Incontri con il pubblico.
