DVD - KIDNAPPED (THE CHUMSCRUBBER)

Il mondo adolescenziale di Kidnapped (incomprensibile titolo dell’edizione italiana che va a sostituire il più difficile, eppure più affascinante The Chumscrubber di quella americana) è un mondo di incomprensioni e di incertezze, di difficoltà e di dolori spesso lancinanti che si muovono in spazi ambigui, in zone d’ombra dove la fantasia ancora bambina trascolora nella tristezza del mondo adulto e dove il compromesso non ha ancora trovato la sua definitiva, letale affermazione.
È un luogo di silenzi caparbi e di reticenze inaspettate, di sguardi obliqui e di solitudini intollerabili, un posto dove il sogno trascolora nell’incubo e dove le certezze sfuggono via, con ali di piombo, verso un domani costruito delle stesse incomprensioni e degli stessi conflitti non risolti dell’oggi.
I giovani di Kidnapped non sembrano avere vie di fuga praticabibili (la pellicola comincia metaforicamente proprio con il suicidio dello spacciatore di pillole della comunità: la fine, anche, dei paradisi artificiali) e sembrano condannati a muoversi spaesati nel deserto emotivo di una provincia americana simbolo apparente di una sanità assoluta, ma in realtà ricettacolo di orrori più o meno grandi.
I luoghi deputati del film adolescenziale sono tutti toccati con precisa cognizione di causa: dalle case in cui mancano, però, reali figure genitoriali (la madre del giovane rapito non si accorge neanche della mancanza del figlio), alla scuola senza insegnanti, dai quartieri di villette residenziali in cui i rapporti di buon vicinato sono diventati un sogno del passato, ai pochi locali frequentabili di giorno.
È in questa realtà che si trova a vivere Dean (Jamie Bell: sempre più bravo), uno studente non proprio come tanti asfissiato da un padre che lo usa come spunto per i suoi libri di psicologia adolescenziale ed una madre convinta che solo le vitamine possano essere la cura di ogni problema. Nella sua chiusura solipsistica causata prima di tutto dal suo ambiente familiare tanto finto liberale quanto, al fondo, claustrofobico, il giovane prova sulla sua pelle moltiplicata la difficoltà che hanno tutti i ragazzi di aprirsi e mettersi emotivamente a nudo di fronte agli altri. E la stessa scoperta del cadavere dell’amico spacciatore non fa altro che riaprire, in lui, il nodo sempre scoperto ed infiammato di una difficoltà di comunicazione e di una mancanza di certezze emotive ed affettive profonde.
Ma è proprio il mondo tanto caparbiamente tenuto fuori a rivendicare, alla fine, l’attenzione del ragazzo: dopo la morte del pusher della comunità, infatti, i piccoli spacciatori della scuola non trovano altra soluzione che quella di contattare Dean obbligandolo a trovare la riserva di pillole dell’amico suicida per salvare un ragazzino rapito allo scopo.
Kidnapped colpisce non tanto per l’originalità della messa in scena (lo stile, in fondo, è da quelle classiche pellicole che sembrano pensate appositamente per il Sundance Film Festival dove il film è stato effettivamente presentato), ma per la sincera simpatia con cui vengono messe in scena situazione apertamente grottesche.
Coadiuvato da un cast stellare (tra gli attori, oltre alle giovani promesse, si annoverano nomi di tutto rispetto come Glenn Close, Ralph Fiennes, Carrie-Ann Moss) Arie Posin (regista) compone un ritratto certo un po’ manierato, eppure piuttosto efficace di un mondo governato implacabilmente da un’incomunicabilità profonda dove i vari personaggi si sfiorano come monadi impazzite, ma sembrano diventati del tutto incapaci di trovare riposo nello spazio anche di un semplice abbraccio che sappia consolare e liberare.
Ed è proprio in questo sguardo, al fondo spietato, quanto dotato di un’ironia feconda che risiede il motivo principale del fascino di un film piccolo piccolo, ma non per questo banale.
La qualità audio-video
Il dvd edito dalla Mondo Home Enterteinment si basa su un’edizione noleggio dalle ambizioni abbastanza contenute. _ Il riversamento, basato com’è sul master di una pellicola molto recente, si rivela, nelle sue linee generali, abbastanza buono. Non ci sono segni troppo evidenti di compressione e il lavoro deve certo essere stato agevolato dal fatto che il film, ambientato com’è prevalentemente di giorno, in condizioni di luce più che ottimali, non presenta scene particolarmente problematiche per la codifica vigitale. Il tutto, anzi, appare spesso anche troppo brillante e nitido.
Il suono, infine, è supportato su due sole tracce: l’originale inglese e il doppiato italiano entrambi in codifica mono. Un po’ poco, forse, soprattutto se si fa il paragone col brillante 5.1 della notevole edizione americana del dvd.
Extra
Ci auguriamo che, alla sua uscita, l’edizione per la vendita, riesca a conservare almeno alcuni dei succulenti extra dell’edizione originale americana che comprende, oltre ad alcune scene eliminate, una featurette, un sostanzioso commento audio e un making of piuttosto grazioso.
[Ottobre 2006]
The Chumbscrubber
Regia: Arie Posin; interpreti: Jamie Bell, Justin Chatwin, Glenn Close, Ralph Fiennes, Carrie-Ann Moss, Rita Wilson; distribuzione dvd: Mondo Home Enterteinment
formato video: 16/9; audio: Italiano, Inglese (Dolby Digital 2.0); sottotitoli: Italiano, Inglese.
Edizione noleggio
