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DVD - La voce di Pasolini

Pubblicato il 6 ottobre 2006 da Alessandro Izzi


DVD - La voce di Pasolini

Hanno ragione le note di copertina: La voce di Pasolini non è assolutamente un ennesimo documentario sul grande poeta, cineasta e romanziere friulano. È, piuttosto un esperimento audiovisivo ardito ed originalissimo, un tentativo di mettere in immagini e suoni alcuni dei nuclei più profondi della poetica pasoliniana allo scopo di evidenziarne l’implicita modernità ed originalità.
Affermare semplicemente che l’opera sia niente più che un film, non rende giustizia al senso ultimo di quella che resta una delle esperienze più intriganti che il formato dvd ha potuto regalarci in questi ultimi anni.
Alla base di tutto c’è un’idea di incredibili semplicità ed efficacia: prendere delle citazioni pasoliniane e metterle in urto dialettico con immagini di repertorio tratte, per lo più, dagli archivi del Luce.
Il percorso pasoliniano c’è tutto: dall’iniziale amore per il sottoproletariato romano alla successiva presa di consapevolezza dei mali dell’omologazione imperante, dalla critica feroce verso la televisione colpevole di veicolare ed imporre a tutti la lingua del potere alla scoperta della fisicità dei corpi come unica sfera di possibile espressione degli “umili”, dalle illuminanti riflessioni sul sessantotto italiano (ma manca la critica puntuale rivolta dal poeta ai giovani figli di papà che occupavano Villa Giulia) all’abiura potenziale preludio ad un nuovo risvolto che non sarebbe arrivato mai per la morte dell’autore.
A guidare tutto, come una provvidenziale stella cometa, c’è il racconto, compiuto dallo stesso poeta durante un’intervista, di quello che avrebbe dovuto essere il secondo capitolo di una potenziale trilogia iniziatasi con Salò o le 120 giornate di Sodoma: Porno Teo Kolossal. Frammenti di questa intervista intervengono spesso all’interno dell’opera, delimitandone i capitoli e garantendo al tutto, con il loro ritorno musicale, come una sorta di refrain in progressivo sviluppo, un senso di unità e di compattezza notevoli.
Il risultato è sorprendente non tanto perché dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’incredibile lungimiranza del pensiero pasoliniano (come dimostrerebbero i montaggi in sincrono delle citazioni dall’autore con immagini del presente, della guerra in Iraq e dei cortei pacifisti), ma perché riesce ad avverare un corto circuito davvero inedito tra Parola e Immagine.
Nel loro comporre un inedito ritratto dell’Italia attraverso le parole del poeta friulano, Matteo Cerami e Mario Sesti (gli autori di quest’opera pregevolissima), portano avanti un vero e proprio discorso teorico sulle possibilità comunicative offerte dallo scontro tra una parola portatrice di senso, nata per restare sulla pagina, e immagini che, calate forzosamente in un contesto nuovo, rispetto alle motivazioni che le avevano generate, vengono obbligate da quella stessa parola a rivelare potenzialità inaspettate.
La parola pasoliniana agisce di maieutica rispetto all’immagine, ne estrae con forza i significati nascosti o solo potenziali e li porge allo spettatore con la forza dirompente di un gesto anticamente eversivo. A rivivere, in quest’operazione poetica, è proprio il pensiero dell’autore friulano, che di colpo, riscopre, proprio nel montaggio, una propria urgenza espressiva mai sopita.
È in questa “disperata vitalità”, emersa d’incanto durante la riproduzione del video, che risiede, quindi, tutta la poesia di quest’opera.
Perché La voce di Pasolini, in ultimo, altro non è che una sorta di possente Messa per i defunti dedicata al nostro ultimo grande poeta. Un Requiem che, proprio nel momento in cui canta la morte e il dolore del lutto, illumina di senso la vita di chi è rimasto da questa parte del guado. Che questa luce ci dia principalmente il senso della tragedia di vivere in nuovi tempi bui è tutta un’altra questione.

La qualità audio-video

Trattandosi di un vero e proprio collage di materiali di repertorio, diventa molto difficile, per noi, dare un giudizio globale e compiuto sull’effettiva qualità del riversamento digitale del film.
In linea di principio possiamo dire che, aiutati dalla limitata durata dell’opera (che sfiora appena un’ora) e dal relativamente scarso numero degli extra presentati, l’ultima preoccupazione per i tecnici coinvolti nel progetto sia stata la mancanza di spazio su disco.
Il formato scelto, obbligato anche dal materiale di repertorio all’origine televisivo, è un normale 4/3 che occupa l’intera schermata dei nostri apparecchi televisivi con somma goduria di quei pochi (speriamo) che sacrificherebbero intere porzioni di fotogramma per eliminare il piccolo inconveniente delle bande nere sopra e sotto l’immagine.
Nel complesso la visione si mantiene sempre nitida e pulita a sono quasi del tutto invisibili gli artefatti della compressione che deve essere stata minima.
Uguale parsimonia la ritroviamo nell’impostazione dell’audio del dvd che si avvale di una sola traccia dolby stereo 2.0. Per un film di sola voce la cosa non è certo un limite.

Extra

Oltre al libro allegato contenente i testi recitati poi, nel video, da Toni Servillo (eccellente ospite) c’è spazio per poche altre cose.
La più curiosa è La fine di Salò, un breve backstage di Salò con interviste recenti agli attori che parteciparono all’ultima avventura cinematografica pasoliniana.
I tre cortometraggi puntualmente indicati nella fascetta potrebbero essere, di fatto, tre scene eliminate poi dal montaggio finale del film e dotate di una loro precisa autonomia espressiva. Dei tre il più bello è probabilmente il secondo, Luna, anche perché nella sua coda incantata possiamo meglio apprezzare le magie sonore del compositore Federico Badaloni (coautore insieme a Aidan Zammitt delle musiche del film).

[ottobre 2006]

La voce di Pasolini

Regia: Matteo Cerami e Mario Sesti; distribuzione dvd: Feltrinelli

formato video: 1.33:1 (4/3); audio: Dolby digital 2.0 (italiano)

Extra: 1) libro: La voce di Pasolini: i testi 2) La fine di Salò attori, tecnici e amici di Pasolini parlano di Salò o le centoventi giornate di Sodoma 3) Cortometraggio: Un corpo 4) Cortormtraggio: Luna 5) Cortometraggio: L’occhio di Bavagnoli 6) Schede sugli altri titoli della collana


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