DVD - Memento
Il film
Lussuosa edizione in due dischi per questo film che scardina la normale percezione del racconto tradizionale cercando di imporre un certo sperimentalismo all’interno di un sistema, come quello hollywoodiano, costantemente votato alla produzione commerciale. Ma, al di là delle dichiarazioni d’intenti ben impresse sulla copertina del cofanetto, l’operazione portata avanti nell’ideare e comporre questa presunta edizione speciale è molto meno ricca di quanto non possa sembrare a tutta prima. Come film, Memento nasce nel solco di un genere, il thriller, rivissuto, però, in una logica quasi cubista che fa largo uso di una cronologia invertita e scomposta che priva, fin dalla prime inquadrature, lo spettatore di qualsiasi punto di riferimento. Lo sperimentalismo del racconto non è, però paragonabile a certi esiti del primo Resnais (Hiroshima mon amour e più ancora Providence o L’anno scorso a Marienbad), perché l’impaginazione scomposta delle sequenze resta legata alla descrizione dell’abnorme condizione psicologica del personaggio attraverso i cui occhi percepiamo l’intero racconto. Il protagonista della pellicola, infatti, a seguito di un terribile shock occorsogli con la morte della moglie, ha perso la memoria breve. Egli, in altre parole, non è più in grado di assimilare nuovi ricordi e, pur ricordando esattamente ogni singolo dettaglio della sua vita precedente al momento dello shock, non riesce però a ricordare niente di quello che gli è capitato dopo. Motivato da sentimenti di vendetta disperata, l’uomo (un efficace Guy Pearce) si crea un sistema metodico per cercare e uccidere il colpevole della morte della moglie: appuntare sul suo corpo, attraverso tatuaggi indelebili, tutti gli indizi che possono condurlo al colpevole. Un sistema questo, certo intelligente, ma inefficace dal momento che ogni singolo appunto è suscettibile all’infinita interpretabilità del Reale e può, quindi, essere frainteso in mille modi. Ma, soprattutto, un sistema che può essere manipolato da altre persone che, consapevoli della patologia del protagonista, possono manovrarne la sete di vendetta per perseguire delle vendette personali. In ogni caso, pur se un po’ cervellotico nello sviluppo dell’intreccio, il film resta un esito originale all’interno del panorama cinematografico statunitense.
La qualità audio-video
Eccellente il lavoro sull’immagine con l’utilizzo di un formato 2:35:1 che rispetta notevolmente quello originale. La fotografia sporca ed espressiva per scelta registica è resa con dovizia di particolare e sono assenti evidenti segni di compressione. Non meno notevole è il suono, un dolby digital 5.1 efficace sia nella traccia italiana che in quella inglese.
Extra
Nel primo disco trovano spazio un’interessante intervista a Christopher Nolan (che resta il vero pezzo forte del disco dal momento che vi ripercorre le tappe salienti della realizzazione del film fin dalle sue primissime fasi) e i soliti trailers (tanto quello originale, quanto quello dell’edizione italiana). Un po’ di materiale scritto (dalle brevi biografie del regista e degli attori Guy Pearce, Carrie Ann Moss e Joe Pantoliano, alle inutili schede di cast and crew) viene messo lì a riempire il vuoto. Mentre bella è la galleria fotografica con scatti molto espressivi sui tatuaggi che Guy Pearce esibisce all’interno del film. Per quel che riguarda il secondo disco l’unica cosa di rilievo è lo splendido piccolo documentario prodotto dal Sundance Film Festival: Anatomia di una scena. In esso regista e collaboratori ripercorrono le tappe salienti della realizzazione della prima sequenza del film e ne analizzano il valore poetico ed espressivo nell’economia dell’intera pellicola. Per chi non avesse ancora capito che il film è un articolato pamphlet sui capricci della percezione umana e sull’impossibilità di dare un senso davvero intelligibile e incontrovertibile al Reale, questo breve documentario dovrebbe essere una vera e propria tappa obbligata. Resta alla fine, nel disco, lo spazio per una riproposizione della pellicola rimontata, però, in ordine cronologico. Un lavoro, questo del tutto inutile quando non propriamente sgradito. Senza fare indebiti paralleli (perché Nolan non è certo Picasso) sarebbe come se, in un museo, foste messi di fronte alla possibilità di scegliere se vedere Le damoiselle d’Avignon del pittore spagnolo così come è stato concepito dall’autore oppure così come lo avrebbe realizzato un ritrattista ottocentesco.
(Memento); Regia: Christopher Nolan; Interpreti: Guy Pearce, Carrie Ann Moss, Joe Pantoliano; Distribuzione DVD: CDE
Formato video: 2.35:1 16/9 (anamorfico); Audio: Dolby digital 5.1 (italiano, inglese); Sottotitoli: Italiano e inglese. Italiano non udenti
Extra: 1) Intervista originale sottotitolata al regista 2) Trailers 3) Note biografiche 4) Cast and crew 5) Memento versione cronologica 6) Anatomia di una scena
[marzo 2003]