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DVD - Minority report

Pubblicato il 28 febbraio 2003 da Alessandro Izzi


DVD - Minority report

Il film

Minority report, tratto da un piccolo racconto di Philip K. Dick (autore sempre più corteggiato da Hollywood) è opera destinata a lasciare una traccia più che duratura nella storia del Cinema, e non solo in quello di fantascienza. Si tratta di una pellicola possente che miscela in un unicum assai compatto le esperienze del noir con quelle del racconto di anticipazione e che nasconde, dietro le immagini avvincenti di un racconto sempre ad un passo dalla tragedia sottili discorsi etici e filosofici. Abbandonati i lidi rassicuranti delle fiabe bambinesche che avevano contraddistinto la parte centrale della sua produzione (che pure non nascondevano dietro un’apparenza di beneducato politically correct momenti di ansia profonda e non immediatamente conciliabile, basti pensare all’inseguimento cui è sottoposto il piccolo extraterrestre di E.T.) Spielberg si getta anima e corpo in un’operazione autoriale complessa ed articolata che riprende lo sguardo lucido dei suoi film storici migliori (Schindler’s list e Salvate il soldato Ryan) per calarli in un contesto di pura finzione. Il discorso che ne viene fuori è, come avviene in tutte le migliori opere di fantascienza, più vicino al nostro vissuto di quanto non appaia a prima vista. Non solo perché dietro alle apparenze ipertecnologiche del mondo descritto nella pellicola si nasconde in filigrana una violenta requisitoria contro l’attuale mondo consumistico (precisa la descrizione dei centri commerciali del futuro dove i clienti vengono letteralmente scannerizzati all’ingresso per essere guidati passo passo nelle compere da voci e ologrammi registrati che ricordano loro gli ultimi acquisti e danno consigli come ogni buon commesso), ma anche per l’incredibile abilità di portare avanti un discorso finanche politico che, paradossalmente occhieggia con allucinante chiaroveggenza la situazione dell’attuale politica estera statunitense. Ed è nella descrizione allucinata di questa società che la pellicola trova i suoi momenti più ispirati, mentre nelle scene più palesemente d’azione è essenzialmente evidente una padronanza del mezzo che resta sempre, comunque, assolutamente mozzafiato. Tanto Tom Cruise, quanto Steven Spileberg sembrano avere preso il meglio della loro momentanea collaborazione con Kubrick. Ma le sorprese maggiori ce le regalano i comprimari da Colin Farrell (un volto sempre più da tener d’occhio) a Samantha Morton (che presta alla sua dickiana idiota-ipertecnologica una forza incredibile) a Max von Sidow.

La qualità audio-video

Notevole la cura profusa nella resa dell’immagine. La lente anamorfica garantisce un lavoro di compressione del quadro ottimale, mentre il formato utilizzato (un inedito 2.40:1) limita al massimo ogni possibile deformazione dell’immagine (ma garantisce anche due amplissime bande nere che daranno molto fastidio ai fanatici del pan & scan). I colori sono sapientemente restituiti anche nelle molte scene notturne che si mantengono sempre su livelli di eccellenza. Per quel che riguarda il suono le cose vanno anche meglio sia per il notevole audio in DTS della traccia italiana, sia per il 5.1 inglese che però consigliamo caldamente per apprezzare il nitore dei dialoghi.

Extra

Concentrati prevalentemente sul secondo disco, gli extra di Minority report fanno davvero gridare al miracolo sia per la quantità che per la capacità di attraversare, mediante i vari contributi, ogni snodo drammaturgico consegnando allo spettatore non solo curiosità, ma anche veri e propri spunti di riflessione critica. L’attenzione degli autori si concentra prevalentemente sul backstage (con una grandissima quantità di interviste al regista e agli attori, intervallati da tantissimi piccoli speciali che entrano nel cuore di molte sequenze chiave) e sul lavoro compiuto sugli effetti speciali. Dovendo scegliere, dell’amplissima sezione etra (che contiene oltre un’ora e mezza di filmati, ma anche moltissimo materiale fotografico più una notevole quantità di note di produzione e di schede), conviene tralasciare le pur interessanti sortite nel mondo degli stunts (concentrati su tre sequenze chiave del film) e buttarsi a corpo morto proprio sulla sezione dedicata agli effetti speciali (ILM e Minority) che, grazie alle stesse dichiarazioni del regista ivi contenute, travalica rapidamente, con i suoi oltre diciotto minuti densissimi di informazioni, la dimensione di pura e semplice galleria di dati per addetti ai lavori per diventare luogo ideale per un ripensamento complessivo del valore ultimo di tutta la pellicola. Altrettanto affascinante è la densissima sezione dedicata alla scomposizione quasi critica del film (Analisi di Minority report) che sfiora tanto la dimensione etica e filosofica del racconto (Precrimine e precognizione) quanto alcune delle scene fondamentali come quella dell’assalto degli spyder (di valore profetico circa l’ingerenza sempre più grande dei servizi segreti nella vita dei comuni cittadini). Necessaria la visione della sezione introduttiva (Dalla pagina allo schermo), utilissima per comprendere il rapporto tra il regista, lo sceneggiatore, e le suggestioni contenute nel brevissimo racconto di Philp K. Dick da cui tutto è nato. Altrove ampio spazio è dedicato al design (I veicoli del futuro) e a tutto il lavoro necessario per la costituzione di un panorama futuro così credibile. Ovviamente non poteva mancare (era già capitato anche nello splendido cofanetto di A.I.) qualche notazione sul rapporto tra storyboard e film, come non potevano mancare i consueti trailers. In sintesi un DVD di riferimento!

(Minority report); Regia: Steven Spielberg; Interpreti: Tom Cruise, Colin Farrell, Samantha Morton, Max Von Sidow; Distribuzione DVD: Fox

Formato video: 2.40:1 (anamorfico); Audio: Dolby digital 5.1 (italiano, inglese), DTS italiano; Sottotitoli: Italiano e inglese.

Extra: 1) Dal racconto allo schermo 2) Analisi di Minority report 3) Le acrobazie di Minority 4) ILM e Minority 5) Rivelazioni finali: Spielberg e Cruise 6) Archivi (Concept di produzione, sequenze dallo storyboard, Trailer cinematografici, Biografie di cast e troupe, Note di produzione)

[febbraio 2003]


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