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DVD - Venerdì 13

Pubblicato il 28 dicembre 2003 da Alessandro Izzi


DVD - Venerdì 13

Il film

Nato all’insegna di una precisa strategia commerciale volta a sfruttare l’onda lunga del clamoroso successo di Halloween, Venerdì 13 è “il” film che è riuscito, suo malgrado, a codificare e cristallizzare le logiche narrative del genere orrorifico del cinema post 1980. Più sanguinolento del suo illustre ispiratore, il film di Cunningham si lega ad un discorso che, già iniziatosi tra le righe di uno scrittore illustre come Richard Matheson e poi proseguite tra le pagine e le immagini ad esse ispirate di uno Stephen King, aggiorna l’horror alla quotidianità della realtà contemporanea. Non più legati, nell’immaginare le proprie opere, ad ambientazioni classiche come sinistri castelli gotici o magioni sperdute nello zingaresco oriente (luoghi topici dei vecchi horror della Universal e, successivamente, ai deliri coloristici alla Poe di Corman e della sua factory), gli autori del nuovo horror sembrano, da Venerdì 13 in poi, finalmente liberi di portare i limiti del proprio discorso alla descrizione di una precisa realtà sociale perfettamente riconoscibile come propria dallo spettatore in sala. In realtà semi di questo cambiamento epocale sono rintracciabili un po’ ovunque nelle opere precedenti di De Palma o Tobe Hooper (per tacere di Hitchcock), ma è solo con il film di Cunningham che il modello raggiunge la sua codificazione più matura e trova la sua perfetta espressione in un meccanismo già alla sua base propenso alla serialità più marcata (non è un caso che di questo film si siano contati ben nove seguiti con infiniti tentativi, più o meno riusciti di ibridazione e sperimentazione). In realtà, quindi, a guardare l’intera serie come fosse un unico film, un flusso indistinto e continuo di immagini, non si tarderà a rendersi conto che a ripetersi continuamente è solo una cellula tipo (una sequenza strutturata in un modello grafico del tipo inseguimento-sospensione-squartamento) soggetta a continue e fantasiose variazioni. Come a dire che non solo ogni seguito è, in realtà, una specie di remake del film precedente (in una logica in cui le categorie di remake e sequel si fanno indistinte e confuse), ma che anche ogni singola sequenza è, in realtà, il remake della prima scena (girata in soggettiva, come il primo omicidio di Halloween di Carpenter) del primo Venerdì 13 (una delle migliori in assoluto della serie). E in questa prima scena c’è già tutto: l’ineluttabilità dell’assassinio come atto impersonale e necessario e la castrazione della sessualità dei teen-ager (ad essere uccisi sono due ragazzi che si erano nascosti per una sana pomiciata) esemplificazione del puritanesimo sessuale degli anni ’80 americani. Come modello il primo Venerdì 13 ci aggiunge una professionalità di messa in scena innegabile, uno stuolo di attori perfettamente adeguati alla bidimensionalità delle psicologie immaginate dallo script (vi spicca Kevin Bacon in uno dei suoi primi ruoli, presto vittima delle forbici censorie dell’assassino) ed un gusto da B movie ancora oggi godibilissimo.

La qualità audio-video

Triste la situazione per quel che riguarda la codifica delle tracce audio tutte monofoniche (italiano, inglese e francese), e quindi incapaci di sfruttare appieno le possibilità offerte da un buon impianto di home theatre. In generale, però, le varie tracce sono tutte molto pulite e nitide, per cui l’ascolto non è mai pregiudicato. Per quel che riguarda la qualità video ci troviamo di fronte ad un riversamento di discreta qualità che non dispiace mai (specie nelle scene a maggior rischio, come quelle notturne) con i suoi neri sufficientemente profondi ed il suo rapporto ottimale tra sfondi e figure in primo piano. La compressione è generalmente invisibile.

Extra

L’extra più gradito sarebbe stata la versione uncut del film per ora circolante solo nel mercato orientale. L’edizione, invece, presentata in questa edizione non disprezzabile, è quella che abbiamo visto al cinema (e che potevamo vedere in televisione prima che la censura colpisse le nostre programmazioni con accette più temibili di quelle brandite da Jason nei successivi seguiti del film). Quindi dobbiamo, per ora, accontentarci del consueto trailer e di un bel documentario-dietro le quinte di agevole visione e ricco di informazioni. Il commento al film (regista, produttore, compositore e alcuni attori) si rivela, per contro, molto ripetitivo e aggiunge molto poco al breve e meglio impaginato speciale anche perché sembra essere più un collage di interviste e dichiarazioni che un vero e proprio commento alle scene che scorrono sullo schermo.

(Friday the 13th); Regia: Sean S. Cunningham; Interpreti: Betsy Palmer, Adrienne King, Harry Crosby, Kevin Bacon; Distribuzione DVD: Warner Bros

Formato video: 1.85:1 - 16/9; Audio: Dolby digital 5.1 e dolby digital 2.0; Sottotitoli: Italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo, bulgaro, rumeno, olandese.

Extra: 1) Dietro le quinte - documentario 2) Commento audio 3) Trailer cinematografico

[dicembre 2003]


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