...E alla fine arriva Polly

Prendete una serie di luoghi comuni da commedia di cassetta americana (gli assicuratori sono dei maniaci della precisione, le ragazze alternative mangiano solo in ristoranti esotici e portano orecchini etnici, il novello sposo viene tradito dalla moglie in luna di miele, l’amante è un sub francese, e via di questo passo): ne otterrete questo ...E alla fine arriva Polly (nemmeno una scelta infelice della traduzione italiana: il titolo è così anche in originale), o un film simile, non importa. Sul quale in fondo non c’è molto da dire se non che i meccanismi della risata (humour escatologico compreso nel prezzo) funzionano più o meno bene, che gli attori sono a fuoco e che la grammatica del montaggio è elementare. Detto questo il “regista” John Hamburg - che afferma di essersi ispirato alla commedia classica americana di Billy Wilder e a quella più recente di Woody Allen, bontà sua - garantisce novanta minuti lisci come l’olio, prevedibili ma mai troppo noiosi, divertenti ma nemmeno così brillanti. Inutile dilungarsi sulla fenomenologia di questo tipo di prodotti che i registi della California sfornano con gran dispendio di squadre tecniche, stuntman e riprese in esterni esotici e che il pubblico, soprattutto USA, sembra apprezzare dato che non è disposto a domandare qualcosa di più anche a una banale commedia romantica. Gli attori vengono quasi tutti dalle soap (le migliori sulla piazza, peraltro) e si vede: ai personaggi mancano le sfumature che sul grande schermo sono necessarie se non si vuole avere costantemente l’impressione di avere davanti una caricatura monocolore e monotono.
[marzo2004]
regia: John Hamburg sceneggiatura: John Hamburg fotografia: Tracy Bennet montaggio: William Kerr, Nick Moore musica: Teodore Shapiro interpreti: Ben Stiller, Jennifer Aniston, Debra Messing, Alec Baldwin produzione: Danny DeVito, Micheal Shamberg, Stacey Sherorigine: Usa durata: 90’ distribuzione: UIP web info: sito ufficiale
