Electro-Candy World Music: le prime date italiane dei concerti di tUnEyArDs

Nell’aprile 2011 usciva per la 4AD - w h o k i l l - di Merrill Garbus in arte tUnEyArDs, Tune Yards, a due anni dalla prima uscita dal titolo Bird-Brains (2009, Marriage Records, Portland, Oregon, ristampato il 17 agosto per la 4AD, BiRd-BrAiNs: For You, Sunlight, Lions, Hatari, News, Jamaican, Jumping Jack, Little Tiger, Safety, Fiya, e su CD, world-wide dal novembre dello stesso anno, con: Synonynonym, Want Me To, Real Live Flesh).
La Garbus è stata in più occasioni presentata come un tono femminile melodico e vocale a metà strada tra Aretha Franklin e Yoko Ono, unite dal tratto sagace e irriverente di Bjork e l’imperterrita e agevole confidenza pop di M.I.A.
Ma molto più facilmente e spontaneamente, parecchio del suo lavoro si fa leggere come quei quadri di Gauguin che ci portarono le visioni di un mondo elementare, quello africano, minimalista di genere, se consideriamo poi la scena musicale americana di sperimentazione tipo la Anderson.
Quelle visioni che agguantate con occhi sorpresi e capaci di stupirsi, saranno poi tradotte in un linguaggio più luminoso proprio là, tornando alla Tune Yards, dove l’estremo sud e l’estremo nord collimano in uno scenario esemplare di ritmi perfettamente combacianti all’interno di una dance music che non balla, non fa ballare, ma aggrega e fa gruppo in un esempio molto ispirato di world music.
Tune Yards è artista polistrumentista ed eclettica; affascinante per la metodica ricerca di sonorità archetipiche, antropologiche, da sottofondo, ballo e accompagnamento. Molte volte da teatro, instabili se prese loro stanti, e sempre in orbita tra un’immagine e un’altra, a crearne una o a cercarne un’altra. E probabilmente è proprio grazie a questo estroso compromesso tra l’archeologia ritmica e la musica per le scene che ci si azzarda via su per un Tom Waits al femminile; la cui dominante cromatica è però molto più vicina allo stereotipo nordeuropeo della nuova scena world-jazz-experimental di quanto non lo sia il crossover genetico che si incarna nella persona di Tom Waits. E nel complesso, infine, questo accostamento descrittivo di tUnEyArDs si intende meglio sulla linea di quelle pratiche musicali incantate, vagamente fatate, estatiche, di impostazione e fascino tipicamente e tecnicamente agganciate e intonate sul tasto root-electronic downtempo e uptempo di molti dei ricordi eterei recuperati sullo stampo dell’elaborazione di un genere jazz, acid-jazz, nu-jazz e iced-jazz esteticamente contigui alla cultura musicale nordeuropea di band norvegesi come i Beady Belle nelle loro esposizioni musicali più sintetiche e stilizzate, o minimaliste che sia (At Welding Bridge, Agosto 2010, su Indie Europe/Zoom il loro ultimo capolavoro).
Nel passaggio tra i due lavori (My Country, Es-So, Gangsta, Powa, Riotriot, Bizness, Doorstep, You Yes You, Wooly Wolly Gong, Killa, le tracce dell’ultimo lavoro) sembra allora venire meno quella componente ingenua di minimalismo ritmico a figure geometriche elementari che riusciva a dare all’intero primo lavoro un sapore vagamente retrò, riportandoci ad ascolti tipo Kraftwerk, o all’elettro-pop anni ottanta più sbrigativo e asciutto, o alle reprises di organetto elettrico sperimentale dei primissimi Spectrum, in favore di un filo di armonia e melodia più calda e patetica che avvolge il gioco elettronico da archeologia del ritmo, del battito melodico elementare e metodico, che ne sfiora la superficie e delicatamente il perimetro con rara grazia e bellezza evocativa quasi spirituale. Ma di fatto, la fusion dei Weather Report che si intravede in Bizness, inaridita, asciugata dai paesaggi più torridi della world music, restituisce un ascolto quasi esclusivamente ritmico avvolto dal sospiro tipicamente da world music, appunto, in elettrico però, adagiato su alcuni pochi e delicati tessuti da accompagnamento moderno/contemporaneo che all’insieme conferiscono l’idea di un gioco attorno a una preghiera o a un’invocazione. La DNA concerti infine curerà per il 2012 le fin ora quattro date italiane previste: venerdì 2 Marzo 2012, Torino, Hiroshima; sabato 3 Marzo 2012, Roma, Lanificio; domenica 4 Marzo 2012, Milano, Tunnel; martedì 6 Marzo, 2012, Bologna, Locomotiv (ulteriori aggiornamenti sul sito internet: www.dnaconcerti.com, www.tune-yards.com).
