“Eretici e corsari” con Neri Marcorè e Claudio Gioè, dall’opera di Gaber, Luporini e Pasolini

Gaber, Luporini e Pasolini rivivono in Neri Marcorè e Claudio Gioè, accompagnati dagli splendidi arrangiamenti del Gnu Quartet, e diventano protagonisti di uno spettacolo che accusa, tra sconforto e rabbia, la triste realtà del nostro paese e la scomparsa del nostro futuro. Sono infatti le parole travolgenti di questi grandi artisti, filosofi e veggenti degli anni ’70, a vibrare in sala e smuovere ancora una volta le coscienze di chi sa ascoltare e guardare senza ottundimenti. L’Italia soffriva già allora di una grave malattia, lo stesso cancro che ancora oggi la divora dall’interno e che non sembra darle scampo.
Il consumismo ha annientato gli uomini come soggetti pensanti, dotati di una propria individualità e moralità, e li ha sottomessi al culto degli oggetti. Progresso e sviluppo si dissociano e il primo è frenato dalla famelica voracità del secondo, che miete continuamente vittime tra le coscienze umane. I potenti, ipocriti e opportunisti, sono invischiati fino al collo in questo declino e in loro non si può riporre nessuna speranza. Solo l’individuo, con la sua libertà di pensiero e la sua sovversione costruttiva, può essere decisivo. Un monito alla riflessione e all’azione, una spinta verso il cambiamento, la voglia di far sentire che esistiamo e contiamo qualcosa nel nostro paese, ecco cosa ci rimane uscendo dalla sala.
(Eretici e corsari) Regia e drammaturgia: Giorgio Gallione, dall’opera di Giorgio Gaber, Sandro Luporini e Pier Paolo Pasolini; interpreti: Neri Marcorè e Claudio Gioè; musica: Gnu Quartet; teatro e date spettacolo: Teatro Strehler di Milano dal 17 al 28 gennaio 2012.
