Ermitage. Il Potere dell’Arte
Il cinema può essere un luogo dove è possibile visitare una mostra d’arte o assistere a un concerto, un’opera teatrale, un balletto? A questa domanda ha risposto in modo positivo, lodevole e coraggioso, il progetto curato e sviluppato da Nexo Digital Media Group che dal suo debutto a oggi ha portato nelle sale due milioni di spettatori realizzando eventi spettacolari con al centro l’Arte in tutte le sue declinazioni, a cominciare dalla pittura. Caravaggio, Van Gogh, Klimt, Picasso sono solo alcuni dei protagonisti dei numerosi documentari presentati al grande pubblico attraverso un’attenta strategia di programmazione/distribuzione e con uno stile che coniuga abilmente la divulgazione artistica, la tecnologia avanzata, la tecnica documentaristica e lo show, assicurato dalla presenza di celebri attori e star internazionali.
Ermitage. Il Potere dell’Arte è un docu-film prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital e realizzato con la collaborazione di Villaggio Globale International e Sky Arte, con il patrocinio di Ermitage Italia, il sostegno di Intesa Sanpaolo e la piena partecipazione del Museo Statale di San Pietroburgo. Diretto da Michele Mally, arriverà in anteprima nelle sale italiane solo per tre giorni, il 21, 22, 23 ottobre 2019 e successivamente sarà distribuito in tutto il mondo.
Le spettacolari sequenze notturne dei primi minuti del documentario ci introducono immediatamente nell’atmosfera suggestiva di San Pietroburgo, città fantasmagorica, come definita da Gogol, al centro della quale brilla il suo gioiello più prezioso: l’Ermitage, imponente complesso museale e uno dei luoghi d’arte più amati e visitati del mondo che possiede più di tre milioni di oggetti d’arte di epoche diverse, un immenso spazio espositivo con oltre trenta chilometri di percorso e una storia straordinaria. Ed è proprio intorno allo sviluppo storico, architettonico e artistico del museo, e della sua città, che ruota visivamente il film a partire da Pietro il Grande e la fondazione di Pietroburgo, fino all’invasione della Russia da parte di Hitler e l’assedio di Leningrado, passando per la vittoria su Napoleone, il tramonto della dinastia dei Romanov, la rivolta bolscevica e il regime di Lenin e Stalin. Ma è anche e soprattutto la storia della grande arte europea e delle sue meraviglie che viene raccontata, non tralasciando la letteratura e la musica che hanno reso leggenda San Pietroburgo.
Anfitrione d’eccellenza dell’Ermitage, e guida ispirata del viaggio nei luoghi baltici, è Toni Servillo che accompagna lo spettatore tra le bellezze artistiche e le vicende storiche con sobrietà, senza guizzi attoriali eccessivi, sottrae anziché aggiungere, e dà il meglio del suo estro interpretativo e del suo carisma teatrale quando legge e recita i brani di Puškin, Dostoevskij, Achmatova, Esenin…tra i momenti più belli di tutto il racconto.
Altro punto di forza del documentario sono le riprese: impossibile non rimanere incantati dalle splendide sequenze in volo sulla città e all’interno del museo con la camera che attraversa i sontuosi saloni, le logge di Raffaello del Palazzo d’Inverno - riproduzioni di quelle presenti in Vaticano e volute fortemente dalla zarina Caterina II, avida di arte, bellezza e amore - volteggia intorno alle candide sculture e si sofferma sui dettagli dei quadri di Leonardo, Rembrandt, Rubens, Tiziano, Caravaggio.
Il racconto è esaustivo e lineare e, se da una parte presenta qualche intermezzo narrativo che ne rallenta il ritmo, dall’altra fa sentire lo spettatore al centro di qualcosa di magico e suscita il desiderio di prendere il primo aereo per San Pietroburgo per perdersi lungo la Prospettiva Nevskij, descritta da Gogol come una quinta teatrale, e negli interni di questo magnifico museo. Perdersi, dunque, nell’eterna bellezza dell’Arte perché, come ha detto Renzo Piano: “I musei danno capogiri. Sfuggono alla morte. Sono luoghi dove si dovrebbe perdere la testa”. E questo può accadere anche in una sala cinematografica.
(Ermitage. Il Potere dell’Arte); regia: Michele Mally; sceneggiatura: Didi Gnocchi, Giovanni Piscaglia; musiche: Dmitry Igorevich Myachin; narratore: Toni Servillo; produzione: 3D Produzioni, Nexo Digital, Villaggio Globale International, Sky Arte, Intesa Sanpaolo; origine: IT, 2019; durata: 90’