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Fatal agents (DVD)

Pubblicato il 3 aprile 2012 da Alessandro Izzi


Fatal agents (DVD)

Imprescindibili stranezze della globalizzazione del cinema europeo all’interno di un’idea di distribuzione internazionale: Female agents, titolo internazionale di una produzione francese (Les femmes de l’ombre, recita la locandina originale), in spagnolo trascolora nel suggestivo Espias en la sombra, trova echi giunonici nel vicino portoghese Mulheres de Guerra e approda in Italia nell’incomprensibile (ma non è una novità) Fatal Agents.
Variazioni interessanti su un tema in cui, di volta in volta, si pone l’accento ora sul contesto guerrigliero (siamo in piena seconda guerra mondiale), ora sul contesto spionistico, ora sulla dimensione tutta femminile della vicenda narrata. E in tutto questo tripudio di scelte più o meno intelligenti non si capisce bene perché quella italiana sia stata quella di rievocare, a distanza, un qualche possibile e poco conosciuto film degli anni ’80 con Jean-Claude Van Damme. Tanto più che questo interessante film arriva nella nostra ridente penisola in piena crisi economica, quasi quattro anni dopo la prima tedesca, e, (saltando la sala) direttamente in DVD.
Strano destino per un’opera che brilla, nel contesto che lo vede nascere, per la sua limpida posizione di controtendenza. Uscendo, infatti, in sala circa un anno dopo il successo internazionale di Bastardi senza gloria del nume Tarantino, Les femmes de l’ombre (ci si perdoni se si preferisce il titolo originale) oppone al modello post moderno di una guerra raccontata coi tempi e i modi del cinema di genere e dello Spaghetti western, l’idea di un prodotto quasi demodé, classico e lineare quant’altri mai. Un Kolossal d’altri tempi, insomma, che sacrifica l’ironia e il gusto cinefilo sull’altare della storia vera, tratta da eventi realmente accaduti.
Al centro del discorso le vicende degli Special Operations Executive (SOE), un’unità speciale voluta da Churchill per intervenire in luoghi caldi della seconda guerra mondiale al fine di rallentare l’avanzata tedesca mediante azioni terroristiche o prestando aiuto diretto alle unità partigiane lì dislocate.
Se noi oggi della SOE sappiamo relativamente poco lo dobbiamo al fatto che un pesante manto di segretezza fu imposto alle azioni di queste unità di spionaggio, forse anche per nascondere alcuni fallimenti grossolani come quelli avvenuti su tutto il fronte olandese dove l’Abwehr vinse su quasi tutti i fronti.
Les femmes de l’ombre centra l’attenzione in quel della Francia, nel periodo immediatamente precedente allo sbarco in Normandia, in una nazione confusa ed incerta tra le necessità spicce di un collaborazionismo quotidiano e il bisogno di un affrancamento anche morale. Qui cinque spie (tutte donne) si incontrano per una serie di azioni fondamentali per portare a compimento quello sbarco che avrebbe avvicinato, non di poco, la fine del conflitto.
Nel gruppo Maya Sansa, con la sua crocerossina ebrea, si prende il compito di non far rimpiangere troppo la Melanie Laurent di Bastardi senza gloria, mentre le altre quattro vengono, come da copione, da quel mondo di feccia che non ha più niente da perdere e, quindi, tutto da guadagnare che ognuno ci si aspetta in pellicole di tal fatta.
La narrazione, nel suo incedere uniforme, da vecchio film di spie, avanza in maniera abbastanza piana, senza trovare motivi di infamia, ma anche senza tirarsi addosso lodi troppo sperticate.
Funziona sulla base di una regia piuttosto solida anche se un po’ anonima che dà il suo meglio soprattutto nella direzione degli attori. Ragion per cui brillano Sophie Marceau (che tra le agenti è quella incinta che non riesce a sacrificare il fratello caduto nelle grinfie della Gestapo) Julie Depardieu, Marie Gillan e Deborah Francois. Meno funzionano le controparti maschili (Moritz Bleibtreu, in particolare, appare un po’ bollito), mentre spiccano alcuni personaggi di contorno come il tenente Becker di Volker Bruch o il collaborazionista banderuola di Vincent Rottiers che si conferma anche qui uno dei migliori talenti francesi della sua generazione.
Per il resto un prodotto di discreta qualità che lascia sul terreno un po’ troppi passaggi oscuri o tirati via.

La qualità audio-video

Nel suo formato widescreen, il DVD sembra essere adeguato alla bisogna. Mancando la possibilità di un confronto con una proiezione in sala, possiamo dire che il risultato del riversamento ci pare apprezzabile anche se l’immagine tende verso ad essere un po’ troppo piatta.
L’audio (italiano ed originale) si rivela abbastanza buono e discretamente spazializzato. Esplosioni e sparatorie ci sono tutte, un po’ cupe, un po’ chiuse, un po’ compresse. Le voci, dall’altro lato, sembrano sempre un po’ troppo basse.

Extra

Magari qualcosina poteva essere inventata.


(Les femmes de l’ombre); Regia: Jean-Paul Salomé; interpreti: Sophie Marceau, Julie Depardieu, Marie Gillain, Déborah François, Moritz Bleibtreu, Maya Sansa, Julien Boisselier, Vincent Rottiers, Volker Bruch; distribuzione dvd: One Movie.
formato video: 1.77:1 - 16:9 (Widescreen); audio: Italiano e francese, Dolby digital 5.1; sottotitoli: italiano

Extra: Assenti


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