X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Festa del Cinema di Roma 2007 - Concorso - Barcelona, un Mapa

Pubblicato il 25 ottobre 2007 da Antonio Valerio Spera


Festa del Cinema di Roma 2007 - Concorso - Barcelona, un Mapa

Barcelona, mapa d’ombres è un’opera teatrale di LluÏsa Cunillé. L’adattamento cinematografico di Ventura Pons, presentato in Concorso alla Festa di Roma, rimane fedele ad essa e pur lasciando tutto il racconto in interni riesce comunque a dare un ritmo cinematografico alla narrazione. Dopo la visione del film, il primo commento che salta in mente riguarda la regia. Pons infatti offre una messa in scena attenta a tutti i dettagli e capace di soffermarsi sia sulle parole dei personaggi sia sui loro visi, espressione costante dei loro sentimenti e del loro subconscio. Inoltre, proprio attraverso questo scavo psicologico, il regista riesce a portare la rappresentazione fuori dalla sua apparenza claustrofobica.
Un secondo, sempre positivo, giudizio va speso per gli attori. I personaggi che interpretano sono gli archetipi di una società ormai allo sbando, governata dalla solitudine, dalla paura, dalla tristezza e dalla sconfitta. Essi appaiono come figure ben costruite. Con l’evolversi del racconto, i personaggi si mostrano e si raccontano portando alla luce i loro segreti, svelando il loro passato, esprimendo i loro timori per il futuro. Sono tutti perdenti e proprio per questo vengono trattati con gentilezza e tenerezza. Se essi appaiono così ben strutturati lo dobbiamo soprattutto agli attori, tutti perfettamente in parte e capaci di dare ritmo a dialoghi che altrimenti sarebbero risultati piatti. Ottime le prove di Rosa Maria Sardà, Jordi Bosch, Marìa Botto e Pablo Derqui nei ruoli dei subaffittuari dell’abitazione degli ormai non più giovani Rosa e Ramon, ma su tutte vanno applaudite le performance du Nùria Espert e Josep Maria Pu, intensi, grotteschi, realistici interpreti degli anziani proprietari di casa.
A rendere Barcelona, un mapa una piacevole sorpresa sono anche l’eleganza stilistica e il tono surreale. I protagonisti sono come immersi in un microcosmo fuori dal tempo e dallo spazio. Le loro vite, i loro racconti, i loro sentimenti ed i loro rapporti sono, come detto, l’emblema della società attuale, e forniscono una mappa psicologica che non vale solo per la città catalana (così come indurrebbe a pensare il titolo) ma per ogni città del globo, anzi, per il mondo stesso.
Pur trattando tematiche quali l’omosessualità, l’incesto, la morte e l’adulterio, il film rimane costantemente in una tonalità grottesca che inizialmente può spiazzare ma che poi, una volta che ci si è lasciati trascinare dal gioco della rappresentazione, diverte ed affascina, arrivando ad un geniale delirio narrativo finale.
Uno dei film migliori presentati in concorso, Barcelona, un mapa sarà sicuramente uno dei protagonisti della premiazione.


CAST & CREDITS

(Barcelona, un mapa) Regia: Ventura Pons; soggetto: dall’opera teatrale Barcelona, mapa d’ombres di LluÏsa Cunillé; sceneggiatura: Ventura Pons; fotografia: Mario Montero; montaggio: Pere Abadal; musica: Carles Cases; interpreti: Nùria Espert (Rosa), Josep Maria Pou (Ramon), Rosa Maria Sardà (Lola), Jordi Bosch (Santi), Marìa Botto (Violeta), Pablo Derqui (David); produzione: Els Films de la Rambla e Televisiò de Catalunya; origine: Spagna; durata: 90’.


Enregistrer au format PDF