Festa del cinema di Roma - On dirait que - Alice nella città/Concorso
"On dirait que...", ovvero, "facciamo che...", ha la valenza di
un incipit, un qualcosa di simile al "C’era una volta" delle favole. E’ il punto d’inizio ai giochi dei bambini, quelli in cui ci si diverte ad interpretare situazioni di vita comune o meno, prendendo esempio dalla vita reale o dai film. Facciamo che io sono lo sceriffo e tu il fuorilegge. On dirait que je suis le gendarme e tu es le bandit. Facciamo che io sono il dottore e tu la mia paziente. E via dicendo.
E’ un mondo particolare quello in cui la regista di questo film ci immerge, ricco di allusioni, intuizioni, particolari di come il mondo dei grandi viene visto e reinterpretato dai più piccoli. Bambini che sono quindi il propulsore di questo documentario (perchè bollarlo come film sarebbe sbagliato) di carattere psico-sociologico diviso in capitoli, uno per ogni mestiere rappresentato.
Sullo schermo, in sequenza, ci vengono mostrati contadini, medici, gendarmi, professori, pizzicaroli, ristoratori e artisti circensi, ognuno dei quali inserito in una situazione di gioco (esplicata anche dalla scenografia volutamente finzionale) inventata da bambini i cui genitori svolgono proprio quel mestiere rappresentato. Ecco allora che i figli dei contadini aiutano una mucca (di peluche) a partorire; i figli di medici visitano i malati prescrivendo loro delle cure; i figli dei professori fanno lezione; e così via. Ma l’opera della Marie non si ferma solo ad una rappresentazione ludica del mondo dei grandi: i bambini di fronte alla telecamera parlano del rapporto coi genitori, dei loro lavori, di come questi influiscano sulla vita delle loro famiglie e di come, a volte, siano più maturi di quello che sembrano (in particolare alcune giovani donne già sembrano, per i comportamenti ed i discorsi improvvisati, delle signore mature). Sembra quasi una seduta psicanalitica: i bambini sono i pazienti e la regista la psicologa. Attraverso questo lavoro di esternazione, i bambini ci mostrano non solo il mondo dei grandi ma anche il loro e, nell’intersezione dei due, ad un livello superiore, il rapporto familiare in generale.
(On dirait que) Regia: Françoise Marie; soggetto, sceneggiatura: Françoise Marie, Corinne Spodek; fotografia: Gérard De Batista, Pierre Boffety; montaggio: Laure Blancherie; musica: Léon Milo; interpreti: un gruppo di bambini francesi tra gli 8 e i 10 anni ; produzione: Les Films de la Boissieres, Messina Films, Marie Galante Production; distribuzione: Lucky Red; origine: Francia, 2007; durata: 82’.
ALTRE DALLO SPECIALE
-
Festa del Cinema di Roma 2007 – Noise - Conferenza Stampa
-
Festa del Cinema di Roma 2007 - Fuori Concorso - Liebesleben/Love Life
-
Festa del Cinema di Roma 2007 - Conferenza stampa di Seta
-
Festa del Cinema di Roma 2007 - Namibia: The Struggle for Liberation - Extra
-
Festa del Cinema di Roma 2007 - War Dance - Extra