X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Festa del cinema di Roma - September - Alice nella città

Pubblicato il 27 ottobre 2007 da Andrea Di Lorenzo


Festa del cinema di Roma - September - Alice nella città

Siamo in Agosto. In Australia. Bionde spighe di grano adornano gli sconfinati campi ad Ovest di Sidney. E’ il 1968. Due adolescenti, Ed e Paddy, vivono un’intensa amicizia che, suo malgrado, verrà ridimensionata dagli eventi in atto: il ’68 è per gli Aussie un anno difficile, gli scontri razziali (non solo fisici) sono quotidiani e, tra aborigeni e bianchi, la convivenza non è delle migliori. Per Ed e Paddy vale la stessa situazione: l’uno bianco, l’altro aborigeno, vedono pioversi addosso le preoccupazioni di una società che, anche se promuove la regolarizzazione salariale per gli aborigeni sullo stesso livello dei padroni bianchi, fomenta la ghettizzazione dei primi. Il problema, però, non si rivela solo a livello di comunità ma più in particolare risulta presente dentro le persone stesse ed è, come in questo caso, frutto di una certa insicurezza personale, di una volontà di cambiare aprendosi a nuove strade e nuove conoscenze che vanno a minare le basi di passate realtà. Fortunatamente però, l’amicizia di una vita si dimostra più intelligente dello sbandamento di un momento, rendendo, nel finale, una scazzottata una vera e propria valvola di sfogo dei rapporti interpersonali. I due amici forse non si reincontreranno più, sceglieranno carriere diverse, vivranno vite agli antipodi ma porteranno sempre nel cuore il ricordo di un’amicizia vera, adolescenzialmente lunga ed intensa, il cui valore è inestimabile.

Il film di Peter Carstairs, realizzato grazie all’aiuto del Tropfest Feature Program, è una piccola finestra (incastonata in un muro portante che reca le effigi dell’amicizia) aperta sull’Australia del 1968: la scelta del regista è infatti quella di privilegiare il rapporto tra i due ragazzi piuttosto che puntare sulla rappresentazione di una situazione storica, elevando questa relazione a metafora del contesto in cui si ritrovano ma, nel contempo, lasciandolo vivere per quello che è. Ecco allora che la storia di un’amicizia unica, spersa nei campi di grano, sovrasta l’apartheid, sfiorandolo leggermente, rendendo questo September (anche se le mandrie di alunni 14+ forse non concorderanno, vista l’accoglienza in sala) un film che, senza strafare tecnicamente ma contando solo su una sceneggiatura la cui struttura è basilarmente universale ma comunque funzionale, assurgerà per molti a specchio filmico di amicizie vissute a volte agli antipodi. Geografici quanto razziali. In Australia come altrove. Del resto, gli amici sono uguali per ogni angolo di mondo conosciuto e, bene o male, anche i topoi che la scandiscono sono sempre gli stessi (cieca amicizia, primi contrasti, intrusione della componente femminile, catarsi fisica e via dicendo): Carstairs non fa altro che adattare questa struttura al suo contesto, l’Australia, spostandolo leggermente indietro nel tempo, per potervi inserire qualche rimando ai problemi razziali che, comunque, ai giorni nostri non sono ancora totalmente sopiti e forse non lo saranno mai.


CAST & CREDITS

(September) Regia: Peter Carstairs; sceneggiatura: Peter Carstairs, Ant Horn; fotografia: Jules O’Loughlin; montaggio: Martin Connor; musica: Roger Mason; scenografia: Sam Hobbs; costumi: Cappi Ireland; interpreti: Xavier Samuel (Ed Anderson), Clarence John Ryan (Paddy Parker), Mia Wasikowska (Amelia Hamilton), Alice McConnell (Eve Anderson), Kelton Pell (Michael Parker), Lisa Flanagan (Leena Parker); produzione: John Polson, Lynda House; distribuzione: Arclight Films; origine: Australia, 2007; durata: 85’.


Enregistrer au format PDF