Festival di Roma 2010 - Il programma
Poche le star (Keira Knightley, Eva Mendes, Toni Servillo) che passeranno sul red carpet della quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (28 ottobre-5novembre), pochi gli autori di spicco (John Landis, Scorsese, Susanne Bier, Hideo Nakata). Eppure la rassegna della capitale è pronta a stupire nuovamente mantenendo immutata la sua natura di festival cinefilo, giovane ed attento al pubblico di tutte le età. La selezione ufficiale, concorso e fuori concorso, punta anche quest’anno principalmente su opere prime e seconde, allarga l’orizzonte verso i serial televisivi (verrà presentata la puntata pilota di Boardwalk Empire di Martin Scorsese, che non sarà a Roma ma parteciperà all’evento in collegamento live dal suo nuovo set), e vuole valorizzare un certo cinema italiano che guarda oltre i propri confini, con tre dei quattro film italiani in concorso che sono recitati in lingua straniera – Gangor di Italo Spinelli, Io sono con te di Guido Chiesa ed in parte anche Una vita tranquilla di Claudio Cupellini con Toni Servillo emigrato in Germania – e con l’anteprima mondiale di WINX 3D Magica Avventura di Iginio Straffi, quest’ultimo presentato in “pool” con la sezione Alice nella città. Inoltre Piera Detassis è riuscita a portare a Roma Let Me in, remake americano del bellissimo Lasciami entrare (“per proseguire la nostra tradizione vampiresca, dopo Twilight” – ha precisato la direttrice) e l’attesissimo The Social Network di David Fincher, in anteprima italiana.
Sulla carta appaiono discutibili alcune scelte, dalla selezione di My Name is Khan, Forrest Gump bollywoodiano già visto tanti mesi fa a Berlino, di The Kids Are All Right di Lisa Cholodenko, presentato nella medesima manifestazione, fino a quella di Carlos di Olivier Assayas, che era a Cannes nel maggio scorso, ma sono comunque giustificate dagli incontri con Shah Rukh Khan e con il regista francese e dall’Acting Award che verrà consegnato a Julianne Moore, protagonista appunto del film della Cholodenko.
La quinta edizione del Festival sarà anche quella dei tanti omaggi. Verrà omaggiato Ugo Tognazzi a vent’anni dalla sua scomparsa con una retrospettiva dei suoi film migliori, Akira Kurosawa con la proiezione di Rashomon, Suso Cecchi D’Amico, da poco scomparsa e a cui verrà assegnato un premio alla memoria, ed infine a La Dolce Vita, che compie cinquant’anni e di cui vedremo la copia restaurata dalla Cineteca di Bologna.
Un altro importante omaggio è quello che la sezione Extra dedica a Corso Salani, con una retrospettiva dal titolo Per Corso, percorso, che si terrà alla Casa del Cinema di Villa Borghese. Tra l’altro anche quest’anno Extra/L’altro Cinema sembra presentare le opere migliori e più interessanti. La selezione del curatore Mario Sesti – che Close-up seguirà approfonditamente con interviste e speciali video – presenta un gustoso programma di documentari proveniente da tutte le parti del mondo, tra cui spiccano gli interessanti The People vs George Lucas, Mother of Rock: Lillian Roxon e The Promise su Bruce Springsteen, e tante opere importanti, dal film di Alexandre Rockwell Pete Small is Dead all’ultima fatica di John Landis Burke and Hare, in anteprima mondiale. Fiore all’occhiello della sezione, come da tradizione, gli incontri con gli artisti: oltre alle lezioni di cinema con Rockwell e Landis, i duetti tra Margherita Buy e Silvio Orlando e tra De Cataldo e Salvatores.